GdL - "Guerra e Pace" Seconda Tappa: Libro Secondo

Gruppo di Lettura
”Guerra e Pace”

Seconda Tappa: Riassunto e commento Libro Secondo 



Ciao a tutti lettori, 

Benvenuti alla Seconda Tappa del Gruppo di Lettura per G&P. 

Se siete riusciti a starci dietro e a leggere con noi le cinque parti del Libro Secondo devo farvi i miei complimenti. Questa volta Γ¨ stata dura anche per me e Amaranth, ecco perchΓ© questo post esce un po’ in ritardo. Ad ogni modo oggi Amaranth si occuperΓ  di un approfondimento alquanto affascinante, ovvero il destino e il senso della vita, ma prima io vi darΓ² una panoramica del Libro appena letto. Siete pronti? 


Per rendere le cose piΓΉ facili da seguire, ho deciso di suddividere il post nelle Parti in cui Γ¨ diviso il Libro e mettere in evidenza i punti salienti di ognuna di queste. 


Parte Prima 


Il Libro Secondo si apre con il ritorno a casa di Nikolaj Rostov e questo viene descritto in maniera molto particolare. Da notare innanzitutto la dolcezza dell’accoglienza, i saluti, i baci e gli abbracci, nonchΓ© il desiderio di Nikolaj di arrivare il piΓΉ in fretta possibile. PerΓ² al contempo si nota anche una certa preoccupazione da parte del piccolo conte, che non vedendo nessuno all’inizio teme che sia accaduta una disgrazia. Quest’ultima non viene approfondita, dunque non si capisce cosa intenda, ma io l’ho interpretata come la paura di Nikolaj di trovare tutto cambiato al suo ritorno, di non riuscire piΓΉ ad inserirsi nell’ambiente e nel clima di amore al quale era abituato. L’inquietudine che prova viene resa cosΓ¬: 


Immobile, indifferente, la casa sembrava preoccuparsi poco del nuovo arrivato. 


C’Γ¨ una personificazione della casa che io non ho potuto fare a meno di associare alle descrizioni tipiche dei libri Horror delle case infestate. Ma forse sono solo suggestioni mie. 


Andando avanti, Rostov viene accolto benissimo dalla famiglia e inizia a reinserirsi nella sua vita di prima. È felice di essere tornato ed essendo cambiato molto si comporta in modo diverso e viene trattato diversamente. 


Nikolaj Rostov, di ritorno dalla guerra, fu accolto a Mosca, dai familiari, come il figlio migliore, l’eroe, l’incomparabile Nikoluska; fu ricevuto dagli altri parenti come un giovane caro, piacevole e rispettabile; dai conoscenti come un bel sottotenente degli ussari, eccellente ballerino e uno dei migliori partiti della capitale. 


Si passa poi alla narrazione del banchetto dato dal conte Il’ja Andreic Rostov in onore del principe Bagration e qui notiamo delle dinamiche molto interessanti all’interno della nobiltΓ  moscovita. La festa avviene dopo la sconfitta di Austerliz, ma la societΓ  russa non riesce a capacitarsi della disfatta. Anzi, tenta di ignorare che questo sia mai successo, di dare la colpa a qualcuno, di giustificarsi, per poi arrivare a ripetere delle idee trite e ritrite che vengono a formare l’opinione comune di tutta la nobiltΓ  russa. 


L’annuncio della disfatta di Austerlitz aveva dapprima immerso Mosca nello stupore. I russi erano allora cosΓ¬ abituati a vincere che, venendo a sapere del disastro, gli uni rifiutavano di ammetterlo, mentre gli altri si domandavano a quale causa straordinaria potessero imputare un avvenimento cosΓ¬ insolito. 


Come se la Russia non potesse perdere o come se non fosse abituata alla sconfitta, tanto da escluderla. 


Durante questo banchetto, il conte Il’ja Andreic si comporta esattamente nel modo in cui si era comportato alla sua prima festa, allestita in casa sua. Ovvero, saluta tutti nello stesso modo, indifferentemente dall’ordine, dal grado o dal titolo. È come se recitasse una parte che ha interpretato talmente tante volte che ormai gli viene in automatico. 


È proprio durante questa serata che avviene l’impensabile, o meglio ciΓ² che segnerΓ  il punto di svolta per l’evoluzione del personaggio di Pierre. Questo infatti Γ¨ convinto che sua moglie HΓ©lΓ¨ne abbia un amante e che questo sia Dolochov. I suoi sospetti e il modo di fare sprezzante e irrisorio di quest’ultimo portano Pierre a sfidare l’avversario a duello, pur non avendo mai preso in mano unarma e non comprendendo da dove venga questa gelosia. 


Pierre vince, ma vedendo come ha ridotto l’avversario si dispera e inizia a ripensare a ciΓ² che l’ha condotto a quel duello, rendendosi conto della stupiditΓ  del suo gesto, soprattutto poichΓ© egli non ha mai amato HΓ©lΓ¨ne, si era soltanto illuso, sotto la pressione della societΓ  e del padre di lei di provare qualcosa di piΓΉ di una fascinazione. 


<<Ma che Γ¨ successo? - si diceva Pierre; - ho ucciso l’amante, sΓ¬, ho ucciso l’amante di mia moglie. E perchΓ©? Come sono arrivato a questo?>> - <<PerchΓ© l’hai sposata>>, gli rispondeva una voce interiore. 

<<Ma in che cosa sono colpevole?>> - <<PerchΓ© l’ha sposata senza amore. PerchΓ© l’hai ingannata, ingannando te stesso>>. 


Egli, resosi dunque conto del suo tremendo errore, che l’ha condotto a ferire a morte un uomo in preda ad un’insensata gelosia, decide di cambiare vita e di lasciare la moglie, partendo per Pietroburgo. 


Approfitta della vita mentre sei vivo. Domani morrai, come avresti potuto morire un’ora fa. Vale la pena di tormentarsi quando il poco tempo che ci resta da vivere Γ¨ solamente un secolo di fronte all’eternitΓ ? 


Da qui ha inizio il tormento interiore di Pierre e la sua riflessione sul senso della vita e su quanto siano insignificanti gli uomini di fronte all’eternitΓ . Ma di questo vi parlerΓ  Amaranth. 

Nel frattempo dai Bolkonskij l’atmosfera Γ¨ cupa. Andrej Γ¨ stato ferito ed Γ¨ dato per disperso, non si sa se sia tra i prigionieri o se sia morto e suo padre e la sorella pensano il peggio, entrando giΓ  in lutto. I due decidono poi di non dire niente a Liza, viste le condizioni in cui si trova.  Infatti qualche giorno dopo Liza entra in travaglio. Questo avvenimento viene reso molto misterioso e la casa si riempie di silenzio e aspettativa. 


In casa del principe si sentiva in tutti una specie di preoccupazione e di intenerimento del cuore, congiunti alla precisa convinzione che un grande e misterioso avvenimento stava per compiersi. 


Poco prima che Liza metta al mondo un figlio, ecco apparire Andrej. Diverso, intenerito, ricoperto di neve. Egli arriva giusto in tempo per salutare la moglie, prima che questa muoia di parto, lasciandolo da solo con il figlio Nikoluska e i suoi rimpianti. Infatti in guerra il principe si era reso conto dell’amore che lo legava alla moglie e del suo comportamento errato nei confronti di lei, adesso perΓ² non vi potrΓ  piΓΉ porre rimedio. Appena tornato Andrej ha perso tutto. 


Per Nikolaj Rostov invece sono momenti di rivelazione e amicizie che si solidificano. Infatti egli accompagna a casa Dolochov, ferito durante il duello e gli sta accanto durante la sua guarigione, rimanendo affascinato dal suo nuovo amico. Anche se in realtΓ  questo personaggio non Γ¨ piaciuto nΓ© a me nΓ© ad Amaranth, fa ribrezzo e non si rende conto di essere crudele verso gli altri. 


Io so che mi trattano da uomo malvagio, ma poco me ne importa. Voglio conoscere solo coloro che amo, e quando voglio bene a qualcuno, l’amo al punto di dare la vita per lui. Quanto agli altri, li annienterΓ² tutti se tentano di sbarrarmi la strada. 


E si vede che Dolochov Γ¨ inarrestabile e che non gliene importa niente dei sentimenti altrui. Infatti quando si innamora di Sonja e questa lo rifiuta, perchΓ© innamorata di Nikolaj, Dolochov reagisce annientandolo a carte, barando e rovinandolo. 


Da quel sorriso Rostov scoprΓ¬ nel suo amico quello stato d’animo che lo dominava [...] quando era stanco della vita troppo monotona. Dolochov provava allora la necessitΓ  di uscirne con un atto strano e sovente crudele. 


Ma non Γ¨ solo la cospicua perdita al gioco a sconvolgere la famiglia Rostov, perchΓ© infatti Denisov chiede la mano di Natasa e questa lo rifiuta in quanto ancora troppo giovane. 


Parte Seconda 


La parte seconda si apre con un approfondimento delle riflessioni di Pierre sulla vita. Egli vede tutto nero e pensa che nulla abbia piΓΉ senso ormai. In un momento tale, in cui egli sembra scivolare sempre piΓΉ a fondo in un abisso di inedia e disperazione, ecco che arriva la salvezza nella figura di Osip Alekseevic Bazdeev, massone. È cosΓ¬ che Pierre viene introdotto nell’organizzazione con la promessa di purificarlo dai suoi vizi e di condurlo ad una nuova vita migliore. Egli viene completamente abbindolato, ma come mi ha fatto notare Amaranth, ne trae anche grandi vantaggi, perchΓ© si risolleva e parte son il buon proposito di migliorare. 


(Era felice di sfuggire al suo libero arbitrio e di sottomettere la sua volontΓ  a colui o a coloro che possedevano l’indubbia veritΓ !) 


In tutto ciΓ² la nobiltΓ  russa si forma la propria opinione sulla separazione di Pierre e Elena, dando tutta la colpa a lui e stravolgendo nuovamente l’opinione che ha di quest’uomo. 


Le idee corrotte del secolo avevano sconvolto il cervello di quel giovanotto. 


Pierre, come sappiamo, si trova a Pietroburgo e tenta di mettere in atto i doveri del buon massone, tentando di agevolare il lavoro dei contadini e di attuare delle riforme. In realtΓ  ripiomba nelle vecchie abitudini, dandosi ai balli, alle feste e al bere. 


Egli decide poi di far visita al suo grande amico Andrej e lo trova molto cambiato, invecchiato e sciupato. I due si trovano in due disposizioni di spirito opposte, con due ideologie completamente diverse e iniziano appunto a confrontarsi su come e per cosa di debba vivere. Per saperne di piΓΉ perΓ² non dovete restare qui, ma leggere l’approfondimento di Amaranth. 


-Je ne connais dans la vie que des maux bien rΓ©els: c’est le remords et la maladie. Il n’est de bien que l’absence de ces maux. 


<<Io conosco nella vita soltanto due mali davvero reali: essi sono il rimorso e la malattia. Si a il bene soltanto nell’assenza di questi mali>>. 


Vi basti sapere che due universi si scontrano e che in realtΓ  essi sono piΓΉ vicini di quanto sembri. 


Nella stessa occasione incontriamo i pellegrini di Mar’ja, coloro che lei accoglie di nascosto dal padre e che le danno tanta gioia. 


Tornando poi a Rostov, egli Γ¨ nuovamente in guerra e il suo ritorno negli ussari Γ¨ molto simile a quello in famiglia. Si sente amato e al sicuro e prova delle sensazioni simili a quelle di Pierre nei confronti della massoneria, quel lasciarsi andare nel flusso degli eventi, non pensare di testa propria ed eseguire gli ordini. 


Si sentΓ¬ privo di libertΓ  e perfettamente fuso in quel piccolo mondo immutabile. 


In questo periodo, ovvero nell’inverno del 1807, i soldati sono costretti a vivere in delle condizioni deplorevoli. Al freddo, senza nella da mangiare e ricoperti di stracci. Tanti sono i malati e ancora di piΓΉ i morti. Ed Γ¨ in questo clima che Denisov commette un reato per il bene dei suoi uomini, ovvero ruba il cibo alla fanteria. Questo conduce ad una denuncia e una lunga serie di lettere e scartoffie, che vedono un Denisov sempre piΓΉ sbruffone e inacidito finire in ospedale per sfuggire alla propria condanna. Il suo soggiorno in ospedale permette al lettore di vedere in che condizioni versassero questi luoghi. Erano avvolti in un puzzo di morte, privi di posti e letti per il numero sempre maggiore di malati. 

La vicenda si conclude con Denisov che scrive una lettera di grazia all’imperatore e Rostov che si incarica di recapitargliela. Ne mezzo incontra Boris e non puΓ² fare a meno di notare il cambiamento avvenuto in lui. 


Gli occhi di Boris guardavano tranquillamente e fermamente Rostov, sembravano appannati, come coperti da un velo: gli occhiali azzurri del saper vivere. 


Mentre Nikolaj si trova a Tilsit avviene l’incontro tra i due imperatori, dunque Alessandro I e Napoleone. In questo modo si conclude la pace. Ma quelli a non essere contenti sono proprio i soldati, che non riescono ancora ad accettare che i Francesi non siano piΓΉ “lui”, il nemico. 


-Ci comandano di morire, e noi moriamo. E se ci puniscono, vuol dire che siamo colpevoli; non tocca a noi giudicare. [...] 

Se ci mettiamo a discutere, a ragionare, vuol dire che non ci sarΓ  piΓΉ niente di sacro! Diremo allora che non vi Γ¨ Dio, che non vi Γ¨ niente. 


Parte Terza 


Questa parte si apre con una riflessione sulla vita degli uomini in confronto agli avvenimenti storici, considerati di grande importanza. Tolstoj mette in evidenza come le piccole azioni di tutti i giorni, i piccoli dolori e le piccole felicitΓ  delle persone normali proseguano sempre nello stesso modo, indifferentemente dall’alleanza tra lo zar Alessandro e Napoleone. La Piccola Storia procede sempre uguale e distaccata dalla Grande Storia. 


Intanto, la vita, la vera vita degli uomini, con i suoi interessi sostanzaili, di salute, di malattia, di riposo, con i suoi interessi di pensiero, di scienza, di poesia, di musica, d’amore, d’amicizia, di odio, di passione, procedeva come sempre, indipendentemente e fuori d’ogni politica di alleanza o di inimicizia con Napoleome Bonaparte, fuori di tutte le possibili trasformazioni e riforme. 


Sono questi gli accadimenti che stanno piΓΉ a cuore all’autore, quelli della “vera vita”, della gente comune, quelli che si stagliano sullo sfondo della Storia. La Storia, che solo questo Γ¨, uno sfondo, una cornice. 


Torniamo quindi al principe Andrej, che senza rendersene conto, sta giΓ  iniziando a seguire la filosofia di vita di Pierre e con risultati soddisfacenti. Ma il suo animo Γ¨ ancora tetro e pieno di rimpianti, tanto che egli ss'identifica in una quercia millenaria e malridotta, che sembra non partecipare alla rinascita della primavera, come Andrej non partecipa piΓΉ alla vita, alla gioia, alla giovinezza e all’amore. 


<<SΓ¬, ha ragione, ha mille volte ragione questa quercia, - pensava il principe Andrej. -Lascia che gli altri, i giovani, cedano a questo incantesimo. Noi conosciamo la vita. La nostra vita Γ¨ finita.>> 


Tutto cambia perΓ², quando il principe si reca dai Rostov, per discutere con il conte di una dei suoi possedimenti. Qui egli rimane folgorato a Natasa e non riesce a spiegarsene il motivo. Vorrebbe condividere la felicitΓ  di lei e desidera che lei lo noti e le coinvolga, ma al contempo non vuole rendersi conto di questo nuovo sentimento che inizia a sbocciare. 

Eppure giΓ  il giorno seguente il cambiamento inizia farsi sentire, nuovamente nella figura della quercia, che adesso partecipa alla primavera e si ricopre di verde e di vita. Da questo confronto con l’albero, Andrej si rende conto che anche lui deve tornare a vivere. 


Gli pareva chiaro che tutte le sue esperienze di vita dovessero essere inutili, senza senso, se egli non le applicava a qualche scopo, se egli non avesse ripreso a partecipare attivamente alla vita. 


Andrej inizia dunque ad annoiarsi in campagna e decide di presentare i suoi progetti sullo statuto militare allo zar. Viene mandato dal ministro della Guerra e ammesso come membro al comitato del Codice militare. Qui conosce Speranskij e vede in lui l’esemplificazione della perfezione e delle qualitΓ  piΓΉ alte che un uomo possa possedere. 


Come succede a tutti gli uomini, specialmente a coloro che giudicano severamente il prossimo, il principe Andrej, incontrando una nuova persona, e un personaggio come Speranskij che egli conosceva di fama, si aspettava di trovare in lui la completa perfezione di tutte le qualitΓ  umane. 


Inizia quindi a comprendere meglio questo personaggio, ad approfondirne la conoscenza e ad esserne completamente affascinato, tanto da non riuscire ad avere opinioni diverse dalle sue. 

Proprio quando Andrej sta tornando alla vita, Pierre sprofonda nuovamente nel baratro dei dubbi e dell’insensatezza dell’esistenza umana. Egli inizia vedere che i suoi fratelli massoni si comportano come qualsiasi altra persona della nobiltΓ , dandosi agli agi e ai vizi, senza seguirei dettami della loggia. Questo contrasto tra credenze e azioni lo turba profondamente ed egli diventa di umore tetro. 

Si rimette addirittura con la moglie, perchΓ© ormai nulla ha piΓΉ alcuna importanza, neanche la gelosia e la rabbia. 


Del resto, egli non dava grande importanza a nessun avvenimento della vita e, oppresso dalla noia, non provava interesse nΓ© per la libertΓ  propria, nΓ© per il desiderio di punire la moglie. 


Pierre torna quindi ad essere il marito goffo e un po’ strano di una delle piΓΉ belle donne di Russia. Infatti la fama di HΓ©lΓ¨ne non ha fatto che aumentare, tutti vogliono partecipare alle sue serate, e la considerano non solo bellissima, ma anche intelligente. Pierre perΓ², che conosce la sua vera natura, sembra essere l’unico a comprendere che in realtΓ  si stanno illudendo tutti, attribuendo alla moglie qualitΓ  fittizie e si sente molto a disagio. È nuovamente come se Pierre fosse l’unico a vivere realmente e a vedere le cose come sono e non come appaiono. 


Pierre, che sapeva quanto fosse stupida, assisteva talvolta, con uno strano sentimento di stupore e di paura, alle serate e ai pranzi nei quali si parlava di politica, di poesia e di filosofia. [...] ma fosse perchΓ© la stupiditΓ  era la base della conversazione in simili salotti, fosse perchΓ© gli stessi ingannati provavano piacere nell’inganno, fatto sta che l’inganno non si scopriva, e la reputazione d’une femme charmante et spirituelle, che andava affermandosi per HΓ©lene Vasil’evna Bezuchova, diventava sempre piΓΉ solida. 


Nel frattempo, a casa dei Rostov, Berg chiede la mano di Vera e lei accetta volentieri. La famiglia, al contrario si sente un po’ in colpa per il fatto di non aver amato particolarmente la figlia e il conte in particolare ha problemi di denaro e non sa come darle una dote. 


Il giorno di Capodanno si tiene un grande ballo al quale partecipa anche lo zar. Questo Γ¨ il primo ballo di Natasa e anche quello dove rivede il principe Andrej ed entrambi rimangono estasiati dalla presenza dell’altro. Andrej in particolare si rende conto di quanto Natasa sia diversa dalle altre ragazze, di come sia piΓΉ genuina e piena di gioia ed accetta di essersene innamorato. Tutto il resto non ha piΓΉ senso per lui, il suo lavoro nel comitato, la sua amicizia con Speranslkij, tutto gli appare artificioso e privo di interesse. Lascia perdere queste cose e inizia a recarsi giornalmente dai Rostov e cede al desiderio di essere felice. 


Pierre aveva ragione quando diceva che bisogna credere nella felicitΓ  per essere felici, e ora io cedo in questa possibilitΓ . Lasciamo che i morti seppelliscano i mori; finchΓ© si Γ¨ vivi, bisogna vivere ed essere felici. 


Ed Γ¨ cosΓ¬ che egli chiede a Natasa di diventare sua moglie sottomettendosi perΓ² al volere del padre di attendere un anno prima del matrimonio, sia per la giovane etΓ  della contessina, sia perchΓ© il il padre non approva particolarmente questa unione. 


Il principe Andrej le teneva le mani, la guardava negli occhi e non riusciva a trovare nel suo cuore l’amore che aveva provato prima per lei. Nella sua anima, improvvisamente, qualcosa era cambiato: non c’era piΓΉ quel fascino di prima, poetico e misterioso, il fascino del desiderio. 


Bolkonskij lascia quindi Natasa con la promessa di tornare dopo un anno e di farne sua moglie. 

Parte Quarta 


Nikolaj si trova invece ancora al fronte non vuole lasciare quell’ambiente privo di obblighi e di doveri sociali. Le lettere che gli arrivano da casa lo infastidiscono, perchΓ© sembrano scongiurarlo di tornare alla vita precedente. 


Sentiva che, prima o poi, sarebbe dovuto tornare a casa; si sarebbe fatto riprendere dall’ingranaggio della vita. 


Ma alla fine Nikolaj chiede una licenza e torna a casa. Qui gli sembra che tutto sia come al solito e inzia a rientrare nella routine della famiglia e a notare quei piccoli cambiamenti che in realtΓ  sono avvenuti. 


Poco dopo l’arrivo del conte si apre la stagione della caccia, il tempo Γ¨ perfetto e i Rostov decidono di andare a caccia. Da qui partono pagine e pagine di descrizioni di inseguimenti, spari, divergenze di opinioni e commenti sui cani da caccia. Ho trovato tutta questa parte piuttosto noiosa e anche abbastanza impressionante. Di  certo dΓ  un’ottima idea dei passatempi dei nobili, perΓ² mi ha messa un po’ a disagio. 


Si torna poi a pararle dei problemi economici della famiglia e la contessa vede come unica via d’uscita il matrimonio di Nikolaj con una ragazza ricca, ovvero Julie Karagina (l’amica di Mar’ja). Nikolaj perΓ² non cede alle suppliche della madre, perchΓ© fermo nel suo amore per Sonja e questo ha come conseguenza l’inizio di un dissidio tra la contessa e Sonja, sulla quale ella riversa tutto il suo scontento e la sua frustrazione. 


Sotto Natale Natasa sente una grande nostalgia di Andrej, le sembra di buttare via mesi della sua vita solo nell’attesa di poterlo rivedere. CiΓ² che accade in famiglia non la entusiasma piΓΉ, perchΓ© sono sempre le solite cose. 


-Viene anche per te, - disse Natasa al fratello, quando si sedettero nella stanza dei divani, - viene anche per te il momento in cui credi che non potrΓ  accadere piΓΉ nulla, assolutamente nulla? Che tutto il bello Γ¨ ormai passato, e non puΓ² piΓΉ ritornare? Non provi anche tu un sentimento, non di noia, ma di tristezza? 


In un momento cosΓ¬ triste e statico Natasa si lascia andare ai ricordi e alla loro sicurezza. 


Essi sorridevano nel riandare tutte quelle cose, e i loro ricordi non erano quelli malinconici dei vecchi, ma quelli poetici della giovane memoria, quelle impressioni che venivano da un passato ormai remoti in cui il sogno si confonde con la realtΓ . 


La serata prosegue poi su un tono piΓΉ allegro grazie alle maschere e ai travestimenti dei domestici, che vengono poi adottati anche dai bambini, i quali decidono di andare dallo zio, cosΓ¬ acconciati. 

Inizia dunque un viaggio nella neve, in un clima da sogno, in cui le persone non sono veramente loro stesse e il paesaggio sembra adeguarsi a questa finzione. 


C’era sempre quella distesa incantata, tutta imbevuta di luce lunare, con le stelle sparse sopra di essa. 


Ed Γ¨ anche questa la sera in cui Nikolaj si rende conto della profonditΓ  del sentimento che lo lega a Sonja e la bacia. 


<<Completamente diversa>, pensava Nikolaj, guardando il volto della ragazza, tutto illuminato dalla luce della luna. 


La decisone di Nikolaj di sposare Sonja, perΓ² non viene accolta favorevolmente, in particolare dalla contessa, che si arrabbia moltissimo e dΓ  quasi al figlio la colpa della rovina della famiglia. Il conte invece si rende conto di come la colpa delle difficoltΓ  economiche sia solo sua e di come il fatto che Sonja non abbia una dote, non sarebbe un problema se solo lui avesse amministrato meglio le finanze. La contessa tratta malissimo Sonja e arriva quasi ad una rottura con Nikolaj, il quale viene bloccato in tempo da Natasa. L’episodio si conclude con la partenza di Nikolaj per il reggimento dopo la sua promessa di non sposare Sonja di nascosto e la relativa promessa della madre di non maltrattare la nipote. 


Parte Quinta 


Come vi avevo giΓ  detto prima, nel momento in cui Andrej Γ¨ nuovamente felice, Γ¨ Pierre ad essere turbato e pieno di dubbi. È come se i loro stati d’animo si alternassero, perchΓ© infatti adesso Pierre non vede piΓΉ alcun senso nella vita e si dΓ  completamente all’esistenza sregolata di prima, prenda della noia e della disperazione. 


Come sarebbe inorridito se, sette anni prima, quando era appena tornato dall’estero, qualcuno gli avesse detto che non avrebbe dovuto cercare piΓΉ nulla nΓ© pensare piΓΉ a nulla, che ormai la rotaia della sua vita era tracciata, definita per sempre, e che, per quanto egli cercasse e si aggirasse, sarebbe rimasto sempre quello che erano tutti gli altri nella sua situazione. 


Il suo dono di vedere la societΓ  per quella che Γ¨, diviene piΓΉ una maledizione, perchΓ© inizia a convincersi che allora tutto sia ipocrisia e menzogna e che il male si trovi ovunque. E come si fa a vivere come se nulla fosse in un ambiente simile? 

Arriva addirittura a fare un parallelismo tra la vita dei soldati e quella dei nobili. 


Talvolta, ricordava di aver sentito di re che i soldati degli avamposti, sotto il fuoco del nemico, quando non hanno un’occupazione precisa, cercano in ogni modo di fare qualcosa per dimenticare piΓΉ facilmente il pericolo. E tutti gli uomini sembravano a Pierre come tanti soldati che cercassero di salvarsi la vita, chi con l’ambizione, che con le carte, chi scrivendo le leggi, chi con le donne, chi con i giocattoli, chi con i cavalli, chi con la politica, chi con la caccia, chi col vino, chi con gli affari di stato. 


Nello stesso anno, il principe Nikolaj Andreic Bolkonskij si reca a Mosca con la figlia Mar’ja, privandola di qualsiasi conforto e soprattutto delle visite dei pellegrini. Mar’ja si ritrova in un ambiente che non capisce e che non si adegua a lei e dove persino la sua cara amica Julie appare diversa. 


Intanto una sera, a teatro, Natasa fa la conoscenza di Anatol’ Kuragin, il quale dΓ  libero sfogo a tutto il suo fascino e si pone come obiettivo quello di farla innamorare di lui. Natasa non capisce cosa stia succedendo e da dove spunti questo sentimento di irretimento e quasi si amore per una persona che non sia il suo fidanzato Andrej. 


Anatol’ esprime la sua vera natura, il fatto di curarsi solo dei propri interessi senza badare alle conseguenze e men che meno ai sentimenti altrui. Chiede quindi alla sorella di invitare i Rostov ad uno dei suoi pranzi e qui Natasa non capisce piΓΉ nulla. 


Si sentiva ancora e irrimediabilmente in quel mondo cosΓ¬ strano, cosΓ¬ folle, cosΓ¬ lontano dal mondo di prima, in un mondo dove non era piΓΉ possibile distinguere ciΓ² che fosse bene e ciΓ² che fosse male, ciΓ² che fosse assennatezza e ciΓ² che fosse follia. 


Anatol la bacia, la illude, la plasma a suo piacimento e le propone di scappare via con lui. NataΕ‘a, ormai stregata accetta e lascia perdere ogni possibilitΓ  di conoscere meglio la cognata Mar'ja o il suocero. Sonja perΓ² la scopre e dΓ  l’allarme, cosicchΓ© il piano di Anatol' non si avvera, ma la contessina rimane sola e umiliata, ricoperta di vergogna. 

La storia viene riferita a Pierre, che si reca da Anatol e lo obbliga ad andarsene dalla cittΓ .  


-Riuscirete finalmente a capire che, oltre al vostro piacere, c’Γ¨ anche la felicitΓ  e la tranquillitΓ  degli altri? Che voi distruggete una vita soltanto per divertirvi? 


Ritorna il principe Andrej, che non riesce a perdonare Natasa e dΓ  a Pierre il ritratto di lei e le sue lettere, da restituire alla Rostova. Pierre si reca quindi dai Rostov per parlare con Natasa, la quale Γ¨ distrutta, tremante e angosciata. Pierre Γ¨ l’unico che riesce a confortarla un po’ e che riceve egli stesso conforto dalla vicinanza con la ragazza, tanto da vedere di nuovo un senso nell’esistenza. 


Sopra le strade sporche e mezzo buie, sopra i tetti scuri stava il cielo nero e stellato. Solo guardando il cielo Pierre non sentiva l’oltraggiosa meschinitΓ  di ogni cosa terrena di fronte a quel sentimento sublime che provava nella sua anima. 


Se siete arrivati fino a qui, grazie. Grazie per averci seguite nella lettura del Libro secondo e grazie per aver seguito me in questo lunghissimo post di riepilogo.

Ci vediamo l'8 novembre con l'approfondimenti su un personaggio (che lascio ancora nel mistero) e su La Bella e il Cavaliere con il riepilogo del Terzo Libro.


Cosa ne pensate?

Quali parti vi sono piaciute di piΓΉ?


 

 

 

 

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