Recensione - "Il Destino Divide" di Veronica Roth

"Il Destino Divide" 
di Veronica Roth

Ciao a tutti lettori, oggi torno definitivamente sul blog portandovi la recensione di un libro che ho letto, interrotto e poi ripreso in mano qualche mese fa. Spero vi piaccia!

ATTENZIONE: sono presenti spoilers per chi non avesse letto "Carve The Mark"! Proseguite nella lettura a vostro rischio e pericolo.

Anno di pubblicazione: 2018
Titolo: Il Destino Divide (Carve The Mark #2)
Autrice: Veronica Roth
Editore: Mondadori
Prezzo: 15,90€
Pagine: 373
Tempo di lettura: non ne ho proprio idea, ma Γ¨ stata una cosa lunga...

Trama

Non ci si puΓ² opporre al proprio fato. Sarebbe sciocco, oltre che inutile, perchΓ© non si puΓ² andare contro qualcosa di inevitabile. Lo sanno bene Akos Kereseth e Cyra Noavek, eppure, fin dal momento in cui Γ¨ stato reso pubblico il loro, di fato, si trovano in bilico tra l'accettazione del proprio destino e il desiderio di tentare l'impossibile e cambiarlo. Akos non ha potuto fare a meno di innamorarsi perdutamente di Cyra, nonostante il suo fato preveda che lui morirΓ  proprio al servizio della famiglia Noavek. E quando il padre di lei, Lazmet – un tiranno spietato e senz'anima che tutti avevano creduto morto –, torna alla ribalta reclamando per sΓ© il trono degli shotet, il ragazzo si convince che la sua fine Γ¨ ormai vicina. Nel momento in cui Lazmet innesca la tanto temuta guerra tra thuvhesiti e shotet, i due ragazzi sanno di non avere scelta, devono cercare di fermarlo in tutti i modi possibili. Anche se per Cyra questo potrebbe significare togliere la vita a suo padre, e per Akos perdere la propria

My Opinion 

Per iniziare a parlarvi di questo romanzo vi prego di seguirmi nel giorno del 26 giugno 2018, data d'uscita del suddetto volume in Italia, quando una ragazza ingenua ed ancora presa dagli eventi accaduti nel primo capitolo, si recava in libreria a prendere il tanto atteso seguito. In quella data tutto sembrava perfetto e l'entusiasmo era alle stelle, giorni, settimane e addirittura mesi prima, quella stessa ragazza aveva continuato a rileggere i passaggi salienti di "Carve The Mark" continuando a soffrire con i personaggi e rimanendo sempre piΓΉ scossa dal colpo di scena finale. 
Poco dopo aver iniziato il seguito perΓ², l'illusorio sogno di un secondo libro che non soffrisse di Sindrome da Secondo Libro, si frantumΓ² all'istante conducendola ad una lettura svogliata, che sfociΓ² in un interruzione del viaggio propostole dal libro.
Mesi dopo, verso la fine delle vacanze estive la voglia tornΓ² e permise alla lettrice di concludere il tanto acclamato seguito di cui vi parlerΓ  ora...

"Il Destino Divide" riprende da dove il primo volume ci aveva lasciati, Akos, Cyra, Teka, Cisi, Isae Bensit e l'oracolo si trovano in una nave-trasporto in fuga da Thuve nella piacevole compagnia di Ryzek Noavek e Eijeh, ormai divenuti la stessa persona divisa in due corpi, entrambi tenuti prigionieri.
Si parte con un colpo di scena: Isae Benesit sconvolta dall'uccisione della sorella, decide di vendicarsi sull'assassino uccidendolo a sangue freddo. (E con questo possiamo abbandonare tutti i piani di vendetta di Akos e Cyra. Siete lenti, carini, ormai vi hanno anticipato).
Dopo questo atto impulsivo, la senatrice viene allontanata assieme a Cisi e il resto della squadra si reca su Ogra, alla ricerca di aiuto da parte dei ribelli.
Qui si accorgeranno che Ryzek aveva detto la veritΓ , rivelando che il padre Lazmet Noavek non era morto, questo infatti si ripresenta come legittimo sovrano di Shotet e con propositi non proprio pacifici. Al contrario, si preannuncia una guerra tra Shotet e Thuve.

La storia Γ¨ narrata da molteplici POV:
- quello di Akos, come sempre il mio preferito, 
- quello di Cyra, molto interessante,
- quello di Eijeh che mi ha irritata a morte e disgustata per tutta la durata della lettura,
- e infine quello di Cisi, ancora peggio di Eijeh.
La decisione di strutturare in questo modo la narrazione Γ¨ stata molto utile per permettere di seguire diversi filoni narrativi e quindi sapere cosa stava accadendo nello stesso momento a due personaggi diversi, comprendere le loro motivazioni e vivere al meglio le loro sensazioni. Nel complesso l'ho apprezzata.

Ma approfondiamo i personaggi...
Akos, al quale mi sono affezionata fin dal primo istante, in questo volume subisce un'evoluzione abbastanza radicale, che mi ha fatto storcere il naso piΓΉ volte, inizialmente Γ¨ il solito, ma dopo un certo fatto *Spoiler* Cyra che lo lascia in un modo assurdo, perchΓ© pensa che lui stia con lei solo a causa del suo fato. Azione, a mio parere, assolutamente assurda e che mi ha fatto soffrire tantissimo*Spoiler* diventa insensibile a tutto e a tutti, una sorta di zombie votato soltanto alla protezione di Cyra, sprofondato in un'apatia disarmante.
Tutto questo sfocia in un'azione assolutamente insensata e impulsiva con le sue piΓΉ ovvie conseguenze. 
Insomma, il personaggio forte, gentile, con un cuore d'oro che abbiamo incontrato nel primo volume si trasforma in una specie di involucro vuoto, privo di senso.

<<Sei eccitato. Questo pianeta probabilmente ci ucciderΓ , ma tu lo ami.>>
<<Be'>> si difese, <<Γ¨ affascinante, tutto qui.>>
<<Lo so. È solo che non mi aspetto che altre persone amino le cose strane e pericolose che amo io.>>

Cyra inizialmente non subisce alcun cambiamento, ma in seguito è preda dei dubbi, insicura e spaesata. Anche lei cambia in peggio, seppur non così drasticamente come il suo ragazzo.

Akos mi toccΓ² una spalla, dove era coperta dalla stoffa, e si chinΓ² verso il mio orecchio. <<Vacci piano a farti dei nemici>> mi disse. <<Avremo un sacco di tempo per quello.>>
Soffocai una risata. Non aveva torto, perΓ².

Cisi e qui iniziano i veri problemi. Questo insulso personaggio non mi Γ¨ mai piaciuto e, dato che c'Γ¨ stato un peggioramento generale in tutto il romanzo, lei non poteva che diventare ancora piΓΉ antipatica. Intanto il suo donocorrente risulta essere davvero orribile. Mi ha sempre disgustata il modo in cui lo utilizza sugli altri, infondendo loro una tranquillitΓ  fittizia, illusoria, arrivando a plasmarli come dei semplici burattini nelle sue mani. Se prima non avevate notato questa sua caratteristica di manipolatrice, adesso vi salterΓ  agli occhi in maniera allarmante. Lei Γ¨ un burattinaio durante tutto il corso delle vicende. In quei momenti nei quali le persone attorno a lei sono arrabbiate o a disagio e quindi il suo dono corrente le impedisce di ribattere a qualsiasi loro offesa, ho gioito, in quanto era l'unico modo per renderla impotente.
Inoltre la sua relazione con una certa persona Γ¨ anch'essa basta su una manipolazione, lei la persuade a fare il suo volere senza che l'altra se ne accorga.

Lei non Γ¨ come Cyra Noavek, che lascia trasparire tutto quello che le si agita dentro, lΓ  dove non puoi raggiungerla; o come Akos, nei cui occhi le emozioni luccicano come metallo prezioso intrappolato sul fondo di una bacinella.

Eijeh nella classifica dei personaggi piΓΉ odiati si trova al secondo posto, subito dopo Cisi. Dopo la fusione della sua mente con quella di Ryzek, i due sono divenuti un tutt'uno. Un essere grottesco che presenta comportamenti di entrambi e pensieri contrastanti. Un personaggio scisso interiormente, che cerca una propria identitΓ , distrutto irreparabilmente da questa sorta di tortura psicologica inflittagli. Purtroppo non sono riuscita a trovare pena per lui, mi ha fatto solo ribrezzo, in quanto appare come un insieme di tutte le caratteristiche negative di Ryzek mischiate a qualche barlume della sua reale personalitΓ .

Isae si Γ¨ rivelata una  senza spina dorsale, che crolla alla minima difficoltΓ , pur tentando di dimostrarsi forte ed agguerrita. Mi rendo conto che debba prendere delle decisioni difficili, ma se dopo ognuna di queste ha un crollo mentale, sarebbe meglio dare questo compito a qualcun'altro di un po' piΓΉ competente. Compie dei gesti mostruosi apparentemente a sangue freddo,  ma poco dopo crolla esprimendo tutto il suo dolore.

L'ambientazione, invece, mi Γ¨ piaciuta moltissimo. Ogra, un pianeta avvolto nell'oscuritΓ  piΓΉ fitta, in cui ogni essere vivente ha dei meccanismi di difesa che possono portarti alla morte e gli abitanti compensano la mancanza di luce con inserti luminosi negli abiti. Un mondo avvelenato, che perΓ² ha un suo fascino. Mi Γ¨ risultato interessante venire a scoprire le varie piante mortali di questo mondo e le strane abitudini degli abitanti.

Il problema di Ogra, decisi, era il buio.
[...] Qui, per quante luci ti attaccassi ai vestiti o fissassi alle pareti, l'oscuritΓ  si insinuava ovunque, divorando ogni cosa.

Il ritmo narrativo non mi ritengo in grado di definirlo, in quanto potrebbe essere veloce perchΓ© i colpi di scena sono molteplici e consecutivi, ma personalmente mi Γ¨ risultato lentissimo, a causa del mio grado di coinvolgimento molto basso nella storia.

Lo stile di scrittura risulta come sempre piacevole, non ho riscontrato cambiamenti su questo livello. È la vicenda in sΓ© a non essere particolarmente coinvolgente, non tanto lo stile di scrittura, che in questo caso, ha un ruolo marginale. Semplicemente i fatti narrati e la svolta che prendono le vicende potevano essere migliori.

In questo volume conclusivo viene analizzato il fato, con le sue conseguenze, la sua ragione di esistere, come questo possa cambiare le persone, il fatto che sia vincolante e pressochΓ© impossibile sfuggirgli. Questo elemento mi Γ¨ piaciuto in modo particolare, un aspetto giΓ  presentato fin dall'inizio e qui approfondito.

<<Il fato è una gabbia>> proseguì. <<Una volta libero da quella gabbia puoi scegliere, fare qualunque cosa, andare dove ti pare. Puoi, in un certo senso, finalmente capire chi sei.>>

La relazione tra Akos e Cyra, che nel primo volume mi aveva fatta emozionare come non mai, adesso si sgonfia. Non vi spiegherΓ² bene le motivazioni di questo cambiamento, sappiate solo che non appaiono piΓΉ come una coppietta felice che si sostiene a vicenda e si accetta al di sopra di ogni diversitΓ . Questo ha avuto un ruolo determinante nel mio livello di gradimento del romanzo, in quanto dopo aver apprezzato tantissimo questo legame, sono stata delusa da come Γ¨ stato sviluppato nel capitolo conclusivo.

Concludo con un osservazione. Mi sono resa conto che nelle mie recensioni i personaggi hanno un ruolo fondamentale, come sono caratterizzati, le loro azioni, i loro pensieri, le interazioni che hanno con gli altri sono elementi essenziali per il mio metro di giudizio. Se sono caratterizzati con maestria, di conseguenza il mio grado di apprezzamento sale. Per questo buona parte del mio commento al libro Γ¨ occupata da un'analisi approfondita di questi.
In questo caso, come avrete ormai capito, i personaggi hanno subito un cambiamento radicale in peggio.

Nel complesso questo si Γ¨ rivelato un capitolo conclusivo deludente, seppur non su tata la linea, perchΓ© permangono degli elementi positivi come l'approfondimento del fato e l'ambientazione. Per il resto i personaggi sono decaduti in un lasso di tempo relativamente breve, quello tra l'arrivo su Ogra e la fine. Non c'Γ¨ stato quasi nessun coinvolgimento emotivo ed elementi che mi erano piaciuti nel primo romanzo sono qui stati distrutti completamente.

Voto: 2,5 stelle

🌟🌟 1/2
Quasi Brillante

Martha

Carve The Mark:
1. Carve The Mark. I Predestinati
2. Il Destino Divide

Cosa ne pensate? L'avete letto? Oppure vi ho scoraggiati?







Commenti

  1. Io devo ancora finirlo. Iniziato e sta lì ad aspettare di essere finito perchè ci sono sempre letture più urgenti. Prima o poi lo finirò

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    1. Capisco cosa intendi... anche se tu non dovessi terminarlo non Γ¨ una grande perdita, comunque.

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