Le mie ultime letture - Parte 1
Le Mie Ultime Letture
-Parte 1-
Ciao a tutti lettori,
eccomi di ritorno dopo piΓΉ di due mesi di assenza ingiustificata. Credo di aver raggiunto un record.
Mi dispiace un sacco di essere sparita così, non era assolutamente previsto, ma tra lezioni e preparazione per la sessione estiva non sono riuscita a stare dietro a tutto. Adesso però ho finito, con l'ultimo esame dato oggi stesso e che poteva andare meglio.
Quindi ora ci sono e ho intenzione di aggiornarvi su tutti i libri che ho letto nel mio "periodo di pausa dal blog". Ho deciso di dividere il tutto in due parti, perchΓ© sono tanti libri e sto davvero facendo fatica a ricordarmeli, dato che negli ultimi mesi anche il mio sistema di tracciamento delle letture si Γ¨ volatilizzato. Dunque benvenuti nella prima parte.
Nell'ultimo W...W...W...Wednesdays vi avevo parlato de "La Chimera di Praga" di Laini Taylor e della mia intenzione di proseguire con la serie. Devo ammettere che non è andata così e mi sono di nuovo bloccata non trovando il secondo volume nell'edizione che volevo.
Nel frattempo perΓ² ho ricevuto un consiglio di lettura da un prof di uno dei miei corsi di Italiano, ovvero "La Lingua Salvata" di Elias Canetti.
Ne sapevo davvero molto poco, ma ho deciso di provarci e adesso sono felicissima di averlo fatto. Non avevo mai letto un'autobiografia prima d'ora e temevo che potesse risultare noiosa, almeno in alcune parti. Invece non è stato così, anzi ho apprezzato moltissimo lo stile di scrittura dell'autore e le sue riflessioni in retrospettiva. à come se avesse ripensato tanto agli avvenimenti riportati in questo volume e fosse giunto a delle conclusioni per spiegare alcuni suoi comportamenti. La contrapposizione quindi tra il bambino e la spiegazione dell'adulto risulta molto interessante.
In aggiunta il motivo per cui mi era stato consigliato, ovvero l'apprendimento del Tedesco, è stato descritto in modo molto dettagliato e ne è stata resa benissimo la difficoltà e la crudeltà , mi ha fatta davvero entrare in empatia con l'autore. Le esperienze da lui fatte sono rese in maniera così vivida da risultare affascinanti e coinvolgere molto. Non riuscirò mai a togliermi dalla mente la scena della gita scolastica al macello, ero in lacrime.
Insomma, lettura bellissima, che mi ha dato molti spunti di riflessione. Il prossimo tomo, che vedrΓ² di procurarmi al piΓΉ presto ha il titolo di "Il Frutto del Fuoco".
Ho poi proseguito nella lettura dei libri che mia mamma ha nell'edizione de La Repubblica. Si tratta di una collana di classici.
Mi sono dunque buttata su "Bambini nel Tempo" di Ian McEwan. Non sapevo niente di niente dell'autore, ma la trama e il titolo mi attiravano molto. Avevo poi captato che si trattasse di Fantascienza, dato che si faceva piΓΉ volte menzione del tempo e della sua percezione, per non parlare di qualche accenno al multiverso. Ero quindi partita con molto entusiasmo e le prime pagine non avevano fatto altro che confermarlo. Si analizzava in tempo attraverso delle metafore molto belle e venivamo subito introdotti alla teoria secondo la quale esistono diverse versioni di noi stessi in mondi paralleli al nostro. Lo stile di scrittura era qualcosa di stupendo, un po' strano, frammentario, ma ricco di immagini. I problemi sono arrivati dopo, il protagonista mi Γ¨ stato davvero antipatico, un tipo noioso, privo di qualsiasi spirito d'iniziativa, che non Γ¨ mai realmente presente e vive nei suoi ricordi. Il suo comportamento puΓ² risultare comprensibile, perchΓ© tutta la storia ruota attorno al rapimento della figlia, vengono dunque analizzati il senso di perdita, i rimorsi, la rabbia, la volontΓ di trovare una soluzione autonomamente, per poi finire nell'autocommiserazione, nella tristezza e nell'isolamento. Queste fasi potevano risultare interessanti, ma in realtΓ non mi hanno dato molto, mi hanno piΓΉ che altro annoiata. Nel mezzo poi, oltre ai moltissimi flashbacks, sono inseriti lunghi paragrafi di riflessioni dell'autore su un dato tema, alcune interessanti, altre superflue. Del finale non parliamone neanche, sembrava una sorta di distopico post-apocalittico o un romanzo rosa brutto. Sulla stessa linea della conclusione troviamo anche tutta la storia secondaria dell'amico del protagonista, che mi ha messa molto a disagio.
dopo quest'ultima esperienza negativa con i libri di mia mamma, mi sono buttata su quelli di mia sorella. Tutto questo perchΓ© non avevo niente da leggere di mio, o meglio niente che mi interessasse o che non avessi giΓ iniziato. Insomma, lei mi ha consigliato "La Casa di Vetro" di Len Vlahos. Partiamo dal presupposto che sapevo che non sarebbe stato per me, me lo sentivo e mia sorella me l'aveva detto anche lei piΓΉ volte. Ma a lei era piaciuto molto e volevo dargli una possibilitΓ . GiΓ dalla trama non l'avrei mai letto: un uomo scopre di avere un tumore al cervello e decide di mettere all'asta la sua vita su eBay, per lasciare la sua famiglia senza alcuna difficoltΓ economica. Questo annuncio porterΓ lui e la sua famiglia dritti nelle fauci di un'azienda televisiva che vuole trasformare il loro dramma in un reality show. Per intenderci, cose alla Big Brother.
Lo stile di scrittura non è nulla di che e i personaggi sono abbastanza simpatici anche se piuttosto stereotipati, in particolare le figlie del protagonista. La storia assume poi un elemento di realismo magico, per così dire, con il punto di vista del tumore, che viene personificato e racconta di tutti i ricordi di cui si nutre. Scelta pessima a mio parere, ha reso il tutto meno interessante, avrei preferito vedere questi ricordi attraverso gli occhi di Jared e non della sua malattia, che ne presenta invece un punto di vista esterno. Infine la storia si trasforma in un giallo spy-story con tanto di inseguimenti al limite del possibile. La cosa mi lasciata non poco stupita e non ha fatto che far diminuire il mio livello di gradimento. Certo vi sono alcune riflessioni carine sulla morte e su cosa succederà ai propri cari dopo la propria morte, ma questo non compensano tutti gli altri aspetti non molto riusciti del romanzo.
Per il momento mi fermo qui, ci vediamo a breve per la seconda parte.
Cosa ne pensate?
Ne avete letti alcuni anche voi?
Quali sono state, invece, le vostre letture piΓΉ recenti?
Ciao, Martha! Non conosco i libri in questione, ma salvo Canetti si direbbe che tu sia stata molto sfortunata con le proposte di lettura... Capita, ti rifarai!
RispondiEliminaCiao Amaranth!
EliminaConcordo in pieno.π "La Lingua Salvata" Γ¨ stata una bellissima esperienza di lettura, tutto il resto potevo anche evitarlo.