Recensione - "Figli di Sangue e Ossa" di Tomi Adeyemi

 "Figli di Sangue e Ossa"
di Tomi Adeyemi


Ciao a tutti lettori,
ho appena concluso la lettura di questo libro e devo parlarvene.

Anno di pubblicazione: 2018 
Titolo: Figli di Sangue e Ossa
Titolo Originale: Children of Blood and Bones
Autrice:  Tomi Adeyemi
Editore: Rizzoli
Genere: Fantasy YA
Prezzo: 18,00€
Pagine: 545
Tempo di lettura: 3 giorni

Trama

Un tempo i maji, dalla pelle d'ebano e i capelli candidi, erano una stirpe venerata nelle lussureggianti terre di Orïsha. Ma non appena il loro legame con gli dei si spezzò e la magia scomparve, lo spietato re Saran ne approfittò per trucidarli. Zélie, che non dimentica la notte in cui vide le guardie di palazzo impiccare sua madre a un albero del giardino, ora sente giunto il momento di rivendicare l'eredità degli antenati. Al suo fianco c'è il fratello Tzain, pronto a tutto pur di proteggerla, e quando la loro strada incrocia quella dei figli del re si produce una strana alchimia tra loro. Ha inizio così un viaggio epico per cercare di riconquistare la magia, attraverso una terra stupefacente e pericolosa, dove si aggirano le leopardere delle nevi e dove gli spiriti vendicatori sono in agguato nell'acqua. Un'esperienza umana che non risparmia nessuno, in un turbine di amore e tradimento, violenza e coraggio. Nella speranza di ridare voce a un popolo che era stato messo a tacere.

La Mia Opinione

L'ho appena finito e sono ancora travolta da tutto ciΓ² che mi ha fatto provare.
Avevo iniziato a leggerlo l'anno scorso, senza perΓ² riuscire ad entrare nella storia e adesso riconosco che questo Γ¨ accaduto soltanto perchΓ© non era il momento giusto. Credo che ci sia un istante preciso in cui leggere un determinato libro, uno in cui quella storia vi dice davvero qualcosa, riuscite a coglierla in tutto il suo splendore, tanto che i suoi personaggi vi filtrano sottopelle. Ecco, questo era il momento di "Figli di Sangue e Ossa".

Partiamo dalla trama e giΓ  qui spero che faccia scattare qualcosa in voi come ha fatto con me.
La storia Γ¨ quella di ZΓ©lie, un'indovina, ovvero la figlia di una maji che perΓ² non riuscirΓ  mai ad attingere ai propri poteri perchΓ© la magia Γ¨ scomparsa. E con essa sua madre. Re Saran ha ucciso tutti i maji, in quello che Γ¨ stato poi nominato "il Raid",  ha spezzato il legame con gli dei e con la magia, lasciandosi dietro un popolo di bambini dai capelli bianchi, gli indovini, innocui e sottomessi. Ma la magia sta tornando e per riportarla in vita sono stati scelti ZΓ©lie, suo fratello Tzain e Amari, la figlia del re. Tuttavia questa prospettiva riempie il re di terrore e fa sgorgare tutta la sua ferocia, la quale si manifesta nell'invio di suo figlio Inan in un inseguimento feroce. Ma nel corso di questo viaggio cambieranno tante cose, visioni sul potere e sul suo utilizzo, sulla propria infanzia, alleanze si formeranno e scioglieranno su uno sfondo di magie scintillanti e sangue.

La storia in sΓ© mi ha completamente catturata. Si basa sulla mitologia dell'Africa Occidentale, di cui io non sapevo nulla, ma la quale mi ha affascinata moltissimo. Le diverse mitologie mi hanno sempre attirata e scoprirne di nuove accende in me un forte entusiasmo. In questa storia ho trovato dei benevolenti che donano i proprio poteri agli uomini loro figli permettendo loro di difendersi e di dare vita a cose meravigliose. 
Ma non Γ¨ solo questo, Γ¨ la lotta di un popolo sottomesso che rivendica la propria libertΓ  dopo anni di sofferenze senza alcuna speranza di ribellione. Le condizioni degli indovini vengono descritte nei minimi dettagli, in delle scene crude, che fanno rabbrividire e sono proprio queste che danno potenza alla storia, che enfatizzano l'importanza di risollevarsi, di reagire.

<<In principio nostra Madre Cielo creΓ² i cieli e la terra, dando vita alle vaste tenebre. Sulla terra, Madre Cielo creΓ² gli esseri umani, i suoi figli di sangue e ossa. Nei cieli, diede vita agli dei e alle dee. Ciascuno di essi avrebbe finito per diventare un diverso frammento della sua anima. Madre Cielo voleva bene a tutti i suoi figli, ciascuno creato a sua immagine. Per connetterci tutti, condivise i suoi doni con gli dei e, cosΓ¬, nacquero i primi maji. Ciascuna divinitΓ  prese un pezzo della sua anima, una magia che  avrebbe dovuto donare agli esseri umani sulla terra.>>

All'interno del libro ci si interroga spesso sul potere della magia, sul suo ruolo, se sia stata donata ai maji per imporsi e dominare, sterminando i loro oppositori e quindi divenendo  uno strumento di morte o se invece sia uno strumento di gioia, necessario per la difesa personale, ma in generale pacifico, volto soltanto a condurre una vita migliore. 
Questo ragionamento Γ¨ molto interessante, perchΓ© in genere nei Fantasy ci sono due tipi di magia, una positiva e una negativa, quindi Γ¨ molto facile dare la colpa di tutti i mali a una sola di esse e temere solo questa parte. Se si tratta di un unico tipo di magia questa diviene malvagia se utilizzata dalle persone sbagliate o con degli intenti immorali, ma non la si teme mai nella sua forma pura. 
Nel racconto della Adeyemi invece, la magia Γ¨ una sorta di scarica elettrica che si percepisce nelle vene, una manifestazione del potere degli dei, al contempo distruttrice e guaritrice. Il modo in cui la si vede dipende soltanto dalla persona stessa, dagli insegnamenti ricevuti da bambini o da traumi subiti. Infatti troviamo una monarchia  volta all'eliminazione di essa, perchΓ¨ terrorizzata dal suo potere nel quale vede solo uno strumento per raggiungere il trono e, al contrario, una popolazione di indovini che la venera come parte di loro stessi, come una fonte di tutta la gioia e la bellezza presente nel mondo.

Prima d'ora la magia non aveva un volto.
Un volto che andasse al dilà delle favole dei mendicanti e delle storie sussurrate dai servi. È morta undici anni fa. È sopravvissuta solo nella paura negli occhi di mio padre.
La magia non respirava. Non colpiva o attaccava.
[...] Di fronte alla magia diventiamo formiche.

La definirei una trama character-driven, ovvero basata sui personaggi, perchΓ© per quanto i temi alla base siano la riconquista della magia e quindi della propria forza, la ribellione e la lotta per la propria libertΓ  tutti questi sono espressi tramite i percorsi di crescita dei personaggi. Vi Γ¨ un grande approfondimento psicologico, operato sulla base di ricordi, flashbacks, confessioni, discussioni, insomma i personaggi principali vengono analizzati nel minimo dettaglio, tanto da entrare nella loro mente.

In questo hanno aiutato molto i molteplici punti di vista, infatti il libro si presenta come divisio in sezioni, ogni uno o due capitoli si cambia personaggio e si vedono i fatti attraverso i suo occhi. Le prospettive presenti sono quelle di ZΓ©lie, Amari e Inan, quindi di tre dei quattro protagonisti.

Ovviamente non viene approfondita soltanto la psiche dei personaggi, ma anche il modo in cui si relazionano con gli altri. Le relazioni che si vengono a formare e a disfare sono ben motivate e in linea con i personaggi. Per quanto spesso sconvolgenti, in seguito si comprende che sulla base del comportamento, delle credenze, dei traumi passati quel personaggi ha compiuto quella decisione come una diretta conseguenza.
Eppure mi hanno sconvolta. Sono rimasta ferita, distrutta dal dolore e ho sentito ogni singolo legame spezzato come se lo stessi vivendo io stessa.

I personaggi quindi sono i seguenti.
ZΓ©lie, una ragazza indovina impulsiva e determinata. Tutto ciΓ² che prova Γ¨ estremamente intenso, persino i suoi ricordi hanno una vividezza tale che Γ¨ come vederli rappresentati davanti ai propri occhi. È costantemente avvolta da un bozzolo di dolore, sofferenza e rabbia per ciΓ² che Γ¨ stato fatto alla sua famiglia, per le morti viste quando era piccola e le rivive costantemente nella sua mente. 
Mi è piaciuta come protagonista, per quanto io non apprezzi mai quelle impulsive, in lei ho compreso questo tratto del suo carattere e non so nemmeno se la definirei proprio così, si tratta più di un desiderio di agire in fretta, di non riuscire a tratternersi di fronte alle ingiustizie.

Ripeto la formula magica con convinzione, tendendo le mani verso la sabbia. [...] SΓͺnbaria bianchi balzano fuori dalla pergamena, correndo sulla mia pelle. I simboli mi danzano sulle braccia, infondendo nuovo potere al mio corpo. Per i miei polmoni la sensazione Γ¨ quella della prima boccata di aria dopo un'immersione sott'acqua.

Tzain, il fratello si ZΓ©lie. È molto protettivo nei confronti della sorella, si sobbarca sempre le conseguenze degli sbagli di lei, della sua avventatezza. Sente di doverla proteggere a tutti i costi, anche da se stessa, fino ad arrivare ad essere violento e ad intromettersi troppo nella sua vita. La famiglia per lui Γ¨ al primo posto, ogni cosa che compie la fa per garantire una vita migliore ai suoi famigliari, ma questo lo porta ad essere sempre in tensione, a non potersi mai divertire o rilassare.  
Non mi Γ¨ piaciuto particolarmente, Γ¨ un personaggio profondamente buono e pronto a sacrificarsi per gli altri, ma ho giΓ  visto questi comportamenti innumerevoli volte nei fratelli delle protagoniste e per quanto la situazione sia differente per le motivazioni alla base del suo comportamento a me ha stufato.

Amari Γ¨ la principessa di OrΓ―sha, che perΓ² non Γ¨ mai stata all'altezza delle aspettative dei suoi genitori, troppo debole per il padre e troppo selvaggia per la madre. Una ragazza chiusa nella sua reggia che non ha mai visto nulla del mondo esterno e che sarΓ  costretta a cambiare completamente stile di vita, mettendo in pratica gli insegnamenti paterni per la propria difesa personale. È quella che compie il percorso di crescita piΓΉ marcato, sebbene parta da una base piuttosto malleabile, non essendosi mai realmente sottomessa all'odio del padre verso la magia e alle sue farneticazioni sull'eliminazione dei maji. 
Potrebbe essere un personaggio interessante, ma io non mi ci sono legata molto, eppure ne apprezzo la presenza e la maturazione.

Quand'ero a palazzo, le finestre dei miei alloggi mi consentivano di guardare solo verso l'interno. Mio padre aveva fatto costruire l'ala nuova subito dopo la mia nascita, insistendo sul fatto che ogni finestra dovesse affacciare sul cortile. [...] Il palazzo Γ¨ l'unica cosa che ti debba interessare [...] Il futuro di OrΓ―sha si decide tra queste mura. In quanto principessa, anche il tuo sarΓ  deciso qui.

Inan Γ¨ il principe e capitano delle guardie. Lui sΓ¬ che Γ¨ stato plasmato dal padre, i cui insegnamenti sono diventati il suo credo, l'unica cosa sulla quale strutturare la propria vita. Crede ciecamente alla malvagitΓ  della magia, ne ha il terrore e desidera distruggerla con tutto se stesso, spinto dagli incoraggiamenti del re. Vuole renderlo orgoglioso, anche se gli sembra di continuare a deluderlo. Si addentra in questa caccia ai tre fuggiaschi spinto da un desiderio di rivalsa e da una paura che maschera sotto un velo di rabbia, ma sarΓ  proprio durante questa missione che la sua visione del mondo sarΓ  stravolta. L'unica cosa da capire Γ¨ se prevarranno le sue nuove esperienze o se saranno polverizzate dai radicati comandi del padre. 
Inan Γ¨ divenuto il mio personaggio preferito, questo contrasto continuamente presente nel suo animo, la lotta costante con se stesso Γ¨ straziante da leggere. Ho provato una grande pena per lui, un dolore profondo accentuato dalla sua ingenuitΓ  e dal suo desiderio di redimersi agli occhi del padre.

Il dovere prima di noi.
Malgrado i costi e i danni collaterali.
Dovessi tradire tutti e tutto, il mio dovere di proteggere OrΓ―sha viene prima.

Vi sono tanti altri personaggi, ma li scoprirete durante la lettura, non voglio farvi spoilers.

Il ritmo narrativo Γ¨ incalzante in alcuni tratti e piΓΉ lento in altri, principalmente nei flachbacks. Per alcuni capitoli Γ¨ come se il tempo si bloccasse per permettere ai personaggi di espimere i loro turbamenti interiori, cosa che ho apprezzato moltissimo. Poi riprende alla massima velocitΓ , in uno scintillio frenetico di spade e fuoco.

Lo stile di scrittura mi Γ¨ piaciuto, ma non Γ¨ stato nulla di memorabile. Ho apprezzato l'ulizzo di frasi brevi per enfatizzare alcuni concetti, soprattutto all'inizio dei capitoli vi sono frasi molto forti, brevi, interrotte subito da un punto per poi andare a capo e spiegare nel dettaglio.

La ragazza che stringevo nel sonno non si vede.
Al posto suo infuria un mostro.
Sfodera denti di morte.

Non so se sono riuscita a trasmettervi il groviglio di emozioni causate da questa lettura. Sono stata immobilizzata dalla paura, sconvolta dallo strazio, per poi essere travolta dalla gioia e da un senso effimero di sicurezza. Il senimento prevalente è la rabbia, l'afflizione, il dolore e un desiderio fortissimo di pace. Ho sperato così tanto che alcuni momenti positivi durassero, che le cose si mettessero a posto da poi sentirmi dilaniata dal dolore quando questa sono svanite.

Sono ancora orripilata dopo la lettura delle ultime pagine, sono davvero tesa perchΓ© temo che i miei timori piΓΉ profondi si realizzino. E questo vi fa capire che Γ¨ un finale scritto bene, c'Γ¨ un unico filo narrativo in sospeso, quindi non Γ¨ che la storia si fermi su un cliffhanger, se non fosse che proprio quel pezzetto di narrazione Γ¨ il piΓΉ importante per me.

La magia squarcia ogni cuore, ogni anima, ogni essere. Ci connette tutti, formando l'ossatura dell'umanitΓ .

Voto: 5 stelle
🌟🌟🌟🌟🌟
Abbagliante

Vi ho incuriosito almeno un po'?
Per favore, leggete questo libro, non ve ne pentirete






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