Le mie ultime letture - parte 2
Le Mie Ultime Letture
- Parte 2 -
Ciao a tutti lettori,
avevo intenzione di pubblicare questo post molto prima, ma sono stata male dopo il secondo vaccino e solo oggi inizio a riprendermi un po'. Quindi scusate l'attesa, ma adesso ci sono.
Voi come state? Avete fatto delle belle letture nel frattempo?
Proseguiamo con altri tra libri che ho letto nei mesi scorsi (sperando di azzeccarci con l'ordine di lettura).
Un altro libro di mia sorella, di un autore che, come ormai saprete, piace molto ad entrambe. Si tratta di "Trigger Warning" di Neil Gaiman. Non ero sicura di volermi approcciare a questa sua opera, giΓ il titolo non lasciava sperare bene e sapere tante cose mi diano fastidio o urtino proprio la mia sensibilitΓ nei libri. In aggiunta stiamo parlando di una raccolta di racconti e con questi non va mai a finire bene, me ne piacciono pochissime e penso sempre che siano poco approfonditi. PerΓ² si trattava pur sempre di Neil e insomma, ho voluto provarci.
Il tutto ha inizio con una bella prefazione in cui l'autore spiega il titolo ed esprime la sua perplessità riguardo ai trigger warnings. Se non sapete di cosa si tratti, sono delle avvertenze, degli avvisi, una sorta di cartello di pericolo metaforico che vi informa di tutte quelle tematiche presenti nel libro che potrebbero urtare alcuni lettori o risvegliare traumi passati o più semplicemente mettere a disagio. Quindi in poche parole, una lista di tematiche da cui mettere in guardia. Alcuni lettori sono assolutamente a favore di queste liste e vorrebbero che fossero presenti all'inizio di ogni libro, altri non lo ritengono necessario, vedendole anzi come degli spoilers. Nel caso di Gaiman, lui non si pone proprio a sfavore, ma ne mette in evidenza l'eccessività , citando ad esempio i classici, sui quali i trigger warnings sarebbero abbastanza superflui. In questa raccolta ci butta dentro cose terribili, terrificanti, inquietanti, distrubanti o semplicemente spiazzanti e infatti invita il lettore a "leggere attentamente le avvertenze" e "proseguire nella lettura a suo rischio e pericolo". Quindi cita, sì questi temi, ma in modo ironico, perché con un titolo così si sa che il libro sarà piano zeppo di elementi che vi potranno lasciare scossi. Nel mio caso così è stato. Credo davvero che non avrei dovuto leggerlo, ma me la sono cercata.
Ci sono anche alcuni racconti che mi sono piaciuti, "Arancione" e "Le Niente in Punto", entrambi piΓΉ sci-fi che horror, rispetto agli altri racconti. ScriverΓ² una recensione apposta, perchΓ© ho troppo da dire e vorrei analizzare queste due storie nel dettaglio, oltre ad alcune che ritorneranno nei miei incubi.
Nel complesso se vi piace Neil e non siete troppo scossi dagli elementi horror nei sui libri, potete leggere questo senza problemi, se al contrario site come me, tenderei a sconsigliarvelo perchΓ© Γ¨ davvero troppo. Non solo elementi sparsi o brevi scene all'interno di un'opera, no ogni racconto Γ¨ un colpo.
Essendo poi rimasta soltanto con i miei libri giΓ iniziati, quindi i solito libri in pausa, ho deciso di vedere se ero dell'umore per concludere una volta per tutte "La grande Caccia" di Robert Jordan, ovvero il secondo volume de "La Ruota del Tempo". FatalitΓ ero proprio nel mood, quindi ero molto coinvolta nella storia e non sono stata presa dalla noia o da un senso di lettura forzata. Credo che la serie stia migliorando, i vari viaggi all'interno di questo volume sono risultati molto piΓΉ interessanti di quelli del primo e i personaggi stanno crescendo. Anche se continuano ad esserci alcuni comportamenti irrazionali o infantili, soprattutto da parte di Rand. Il finale Γ¨ stato strano e caotico e quando ci penso vorrei subito iniziare il volume successivo, perchΓ© le cose si stanno facendo davvero molto interessanti.
Cambiando completamente genere, ho ripreso il mio progetto di leggere tutti i romanzi e le opere teatrali di Alessandro Baricco (i saggi sono molto in forse) e avendo iniziato tempo fa "Questa Storia", senza poi proseguire, ho pensato che fosse giunto il momento e me lo sono portata in viaggio. Devo dire che non lo ritengo uno dei suoi piΓΉ riusciti, anzi, in alcuni momenti l'ho addirittura trovato noioso e la lettura mi Γ¨ risultata faticosa, ma piΓΉ per i temi trattati che per il modo in cui sono stati raccontati. Per spiegarvelo in breve Γ¨ la storia di Ultimo Parri, personaggi che viene utilizzato dall'autore per parlare di alcuni aspetti salienti della storia d'Italia, o meglio, solo due: l'invenzione dell'automobile e la battaglia di Caporetto. Poi il tutto si concentra sulla storia personale del protagonista. I due macro-temi sono quindi le corse automobilistiche e la guerra, potete dunque capire quanto mi sia risultato barboso in certi momenti. Apprezzo tantissimo il suo stile di scrittura e le immagini che utilizza e infatti queste due cose mi hanno fatta andare avanti, per non parlare dei progetti fantasiosi dei personaggi. Ma di per sΓ© il contenuto non Γ¨ molto nelle mie corde. La terza parte, infine, Γ¨ molto contraddittoria e porta il lettore a reinterpretare piΓΉ volte quanto letto in precedenza, ma non so se in meglio. So solo che avvicinandomi alla fine odiavo Elizaveta ed ero rimasta affascinata dalla realizzazione del sogno di Ultimo, provavo sentimenti contrastanti.
E anche per oggi è tutto. Le prossime letture saranno quelle di adesso, quindi per così dire "in diretta".
Cosa ne pensate?
Ne avete letti alcuni?
Avete letto qualcosa di Baricco, dopo tutte le mie insistenze?
Non ho letto nessuno dei titoli (e sono ferma a “Seta” e “Novecento” con Baricco), ma “Trigger Warning” mi incuriosisce: aspetto le tue recensioni!
RispondiEliminaPer quanto riguarda Baricco, se hai intenzione di leggere qualcos'altro di suo ti consiglio "Smith & Wesson", rimaniamo in ambito teatrale come con "Novecento", ma con un po' di brio e divertimento in piΓΉ.
EliminaFelice di averti incuriosita. Le recensioni arriveranno, anche se sono sempre abbastanza lenta a scriverle.