Recensione - "Nel Profondo della Foresta" di Holly Black

"Nel Profondo della Foresta"
di Holly Black



Ciao a tutti lettori, ho appena finito questo libro, preso l'altro ieri in biblioteca. Finalmente sembra che io stia tornando a leggere con la mia solita rapiditΓ ! Non sapete quanto io ne sia felice!

Anno di pubblicazione: 2017

Titolo: Nel Profondo della Foresta
Autore: Holly Black
Editore: Mondadori
Prezzo: 18,00€
Pagine: 239
Tempo di lettura: 2g


Trama
Nel profondo della foresta c'era una bara di vetro che giaceva sulla nuda terra. Dentro vi riposava un ragazzo con le corna in testa e orecchie affilate come coltelli... 

Hazel e il fratello Ben sono cresciuti a Fairfold, una piccola cittΓ  dove, da tempo, gli umani hanno imparato a convivere pacificamente con le creature fatate della vicina foresta. Un posto diventato meta di tanti turisti curiosi, attratti dalle magie che qui hanno luogo ma in particolare dal ragazzo con le corna che riposa dentro una bara di vetro, la meraviglia piΓΉ grande di tutte. Affascinati fin da bambini da questa presenza misteriosa, Hazel e Ben hanno provato piΓΉ e piΓΉ volte a immaginarne la storia. Nelle loro fantasie il giovane era a volte un principe dal cuore nobile e dalla natura buona e generosa, e altre un essere crudele e spietato. Ora che Γ¨ cresciuta, perΓ², Hazel pensa che sia arrivato il momento di accantonare tutte quelle fantasie infantili accettando il fatto che, per quanto lo abbia desiderato a lungo con tutta se stessa, il ragazzo con le corna non si sveglierΓ  mai. Un giorno, perΓ², quello che sembrava impossibile accade... sconvolgendo la vita della ragazza, di suo fratello e della loro cittΓ .

My Opinion


Era da aprile dell'anno scorso che avevo messo gli occhi su questo libro e, con più di un anno di ritardo, sono finalmente riuscita a leggerlo, per una caso fortuito. L'ho trovato in biblioteca, su uno scaffale, in bella vista, proprio davanti a me. Dove, senza neanche pensare a quello che stavo facendo, l'ho agguantato con uno scatto che aveva del disperato e non me ne sono più separata fino a che non sono arrivata a leggere l'ultima pagina. Devo aver dato l'impressione che da quel libro dipendesse la mia intera vita, tanto che solo dopo qualche minuto mi sono accorta di come lo stessi stringendo spasmodicamente al petto e ho tentato di allentare un po' la stretta con molta nonchalance. È stato più forte di me, non potevo farci nulla.
Comunque adesso l'ho letto e ne sono felicissima. Mi ero approcciata a quest'autrice qualche anno fa, con il romanzo "Doll Bones. la bambola di Ossa" , il quale mi era piaciuto abbastanza, a quanto ricordo. Mi torna alla mente un senso di inquietudine per alcune scene macabre, da questo avrei dovuto dedurre la componente horror di questo libro. ma non avendo subito associato il tomo letto in precedenza, mi ero completamente scordata di questo piccolo particolare. Per questo sono rimasta abbastanza colpita da alcune descrizioni di esseri fatati piΓΉ mostruosi dei soliti esserini leggiadri e graziosi a cui siamo abituati.
Ad ogni modo questo romanzo Γ¨ stato per me la riscoperta di un'autrice che avevo messo un po' da parte, non so neppure io per quale motivo.

Passiamo alla trama. 
La piccola cittadina di Fairfold non è come tutte le altre, i suoi abitanti vivono a stretto contatto con le creature magiche. Negli anni questa convivenza si è fatta sempre più difficile, ma la gente appare cieca di fronte alle minacce evidenti di questi esseri della foresta. È in questo periodo buio che vivono Hazel e Ben, fratelli un po' speciali, come tutta la popolazione del luogo, del resto. Abituati alle assurdità e, cosa più importante, alla magia. Ben è stato benedetto da una fata quand'era ancora un neonato, la quale gli diede il dono della musica, portandolo ad essere, volente o nolente, un artista, come i suoi genitori. Questi ultimi si sono entrambi dedicati al disegno, il padre come illustratore di libri per bambini e la madre come pittrice di piccoli quadri per i turisti di Fairfold. In questo ambiente familiare Hazel si sente come quella diversa, in quanto normale, senza alcuna abilità particolare e nettamente sminuita dal talento del fratello. L'unica cosa nella quale si sente al suo stesso livello è la caccia ai mostri. Fin da piccoli si sono dilettati nell'uccidere gli esseri magici cattivi, quelli che vedevano compiere delle azioni malvagie. Ben li sconfiggeva con la musica fatata del suo flauto e Hazel duellando con una magnifica spada. Il sogno più grande dei due, però, era riuscire a risvegliare il ragazzo con le corna, attrazione del villaggio da tempo immemorabile. Rinchiuso in una bara trasparente al centro di una radura e preda di un sonno eterno, il ragazzo aveva un che di affascinante che incantava i due bambini. Questi si raccontavano innumerevoli storie con come protagonista questa creatura particolare, tentando di indovinarne la natura. E non erano gli unici. Innumerevoli turisti accorrevano da ogni parte del mondo per vederlo e alcuni abitanti si erano addirittura arrischiati a provare a rompere il vetro, con conseguenze a dir poco catastrofiche.
Ora che Hazel Γ¨ cresciuta ricorda con tenerezza e una sorta di nostalgia quelle storie da bambini, rassegnandosi a quello che Γ¨ ormai chiaro a tutti, il ragazzo con le corna non si risveglierΓ . Sono inutili tutte le feste che i ragazzi continuano ad allestirvi attorno o i baci delle ragazza sul vetro. Nulla sembra avere effetto. Ma quando un giorno si trova la bara in frantumi e il ragazzo scomparso la cittΓ  crolla nel caos.

La storia Γ¨ molto particolare e in alcune parti riprende la struttura della fiaba, citando intere fiabe popolari del villaggio o rendendo fiabeschi alcuni avvenimenti. Questa modalitΓ  mi Γ¨ piaciuta molto e penso che abbia contribuito a dare al testo una nota che  ne accentuasse la componente creepy. In quanto tutte queste parti non sono le solite fiabe della buonanotte per bambini, anzi, il contrario. 

C'era una volta una bambina che trovΓ² un cadavere nella foresta.
C'era una volta una bambina che trovΓ² una spada nella foresta.
C'era una volta una bambina che aveva giurato che avrebbe salvato il mondo intero, ma si era dimenticata di se stessa.

Lo stile di scrittura Γ¨ particolarmente coinvolgente. Ho apprezzato le descrizioni, come anche le perti narrative, invece i dialoghi non li ho sempre graditi, perchΓ© a volte sforavano nel banale o nel clichΓ©. 

<< Io voglio solo farvi capire>> spiegΓ² Jack [...] << il fatto che lui si sia svegliato non Γ¨ un caso. E qualsiasi cosa accada d'ora in avanti, non sarΓ  per caso.>>
<< Comunque sia>> disse Ben avviandosi verso casa. << Abbiamo colto il messaggio, ok? La situazione Γ¨ a dir poco grama. >> Ed entrΓ² sbattendo la porta con la zanzariera.
<< Cos'ha? >> chiese Jack.
<< È innamorato>> rispose Hazel  [...] .
<< Lo siete tutti >> disse Jack piano come se stesse parlando fra sΓ© e sΓ©. << L'intera cittΓ  Γ¨ innamorata.>>

Il ritmo narrativo Γ¨ alternato, piΓΉ veloce nelle parti al presente e piΓΉ lento nel racconto dei flashback. Questi ultimi li ho approvati particolarmente, come mio solito. Queste parti nelle quali si arriva ad una conoscenza piΓΉ approfondita dei personaggi tramite accenni o narrazioni di interi episodi del loro passato mi colpiscono, perchΓ© rendono i personaggi unici e se l'analisi psicologica Γ¨ ben fatta, da parte mia Γ¨ giΓ  un punto in piΓΉ per il romanzo, dato che Γ¨ un elemento centrale nella mia scala di apprezzamento.

Il worldbuilding in alcune parti mi ha colpito, invece in altre è risultato confusionario. Spesso erano presenti elenchi di cosa strane o assurde del mondo magico tutti assieme, senza una logica o un ordine apparente. leggendoli mi perdevo, non ne vedevo il fine e non riuscivo ad immaginarmi i luoghi. Non è così per tutto il romanzo, dato che alcuni posti sono descritti con minuzia, ma spesso mi è capitato di dover rileggere interi passaggi per comprendere appieno com'era strutturato un determinato spazio.

I personaggi sono in gran parte ben caratterizzati, anche se ci si concentra sui protagonisti e gli altri diventano poco piΓΉ che comparse.
Hazel non sono riuscita ad apprezzarla completamente, in quanto possiede molte caratteristiche che detesto nella caratterizzazione di un personaggio. In primis si sminuisce sempre, indifferentemente dalla situazione, dalle sue capacità e dalla sua età, pensa sempre di essere inferiore a tutti gli altri. Capisco che questo comportamento sia una diretta conseguenza dell'essere cresciuta nell'ombra di un fratello super talentuoso, ma ciò non significa che lei debba reagire in questo modo anche quando appare chiaro a tutti che lei sia la più idonea a compiere una determinata azione, ma per lei non è mai così. Inoltre tiene nascoste un sacco di cose a chiunque, intesse una rete di segreti attorno a se stessa che la porterà ad intrappolarvisi da sola. Non sopporto quando si tengono cose celate agli altri, soprattutto se queste sono importanti, si potrebbe risolvere tutto soltanto rivelando i fatti tenuti a lungo segreti oppure, ancora meglio, non tenendoli segreti fin dal principio. Si sa che questo comportamento rovina sempre tutto.
Ben è un ragazzo che si autodefinisce timido e impacciato, non arriviamo noi a conoscerlo così e non ci viene nemmeno presentato dalla voce narrante, il personaggio descrive se stesso autonomamente. Non mi ha colpito particolarmente, l'ho trovato abbastanza scialbo. Non riesce ad apprezzare il suo talento, anche lui cela molte cose, soprattutto le sue emozioni, alla sorella, provocando fraintendimenti e spesso non ho approvato le sue azioni.
Severin, ovvero il ragazzo con le corna, inizialmente mi piaceva, aveva un che di mistico, ambiguo e affascinante, questo fino a che non ho scoperto la sua personalitΓ ...assurda. Da malvagio e spaventoso passa ad essere innocuo e confidarsi con gli umani. Ha troppi sbalzi d'umore che mi hanno irritata e quello che veniva presentato con un essere fatato ammaliatore Γ¨ divenuto un principino lunatico.
Jack Γ¨ l'unico che ho apprezzato appieno, Γ¨ un changeling, ovvero un essere magico che Γ¨ stato scambiato alla nascita con un bambino mortale del quale le sembianze. È quindi una fata che vive tra gli umani. Ho apprezzato moltissimo la sua storia e il suo legame con il Popolo della foresta. La sua caratterizzazione Γ¨ stata ottima. Egli ha sempre fatto fatica ad integrarsi con gli umani, dato che lo emarginano e sono diffidenti nei suoi confronti perchΓ© Γ¨ diverso; cerca di far convivere le sue due realtΓ  e di vivere appieno la sua vita da umano con una famiglia alla quale si Γ¨ affezionato tantissimo, ma comunque si sente irresistibilmente attratto dalla sua esistenza magica nella foresta e questo gli provoca molto dolore. Si potrebbe definire un personaggio scisso tra due realtΓ  non cosΓ¬ opposte.

Jack era in giardino e stava lanciando una palla a Cooky, il golden retriever della famiglia Gordon. La luce del portico illuminava il fazzoletto di prato sul quale stavano giocando. In quel momento, Jack sembrava un ragazzo normalissimo, se non fosse stato per le orecchie a punta. E se non davi retta alle storie che si raccontavano. Poi assunse un'aria inquietante, come se un lato di lui stesse recitando la parte dell'umano.

Le storie d'amore non mi hanno convinta pienamente, potevano essere approfondite meglio e non ho gradito l'incertezza iniziale (e non solo) in una delle due.


Come dicevo all'inizio di questa recensione, sono rimasta colpita da alcune descrizioni macabre, disgustose e spaventose. PoichΓ© nel romanzo gli esseri fatati vengono rappresentati principalmente in maniera negativa, come personaggi crudeli, sadici e spietati le descrizioni delle loro azioni lo sono altrettanto. Quindi troviamo morti cruente, apparizioni di mostri disgustosi e torture. Arrivando a leggere una scena piuttosto spaventosa e impressionante, mi sono resa conto di come non fosse la lettura adatta per la sera, infatti ho subito iniziato a prestare attenzione ad ogni singolo rumore e sussultare al minimo spostamento d'aria. Non per questo ho chiuso il libro. Queste scene sono quindi delineate in una maniera oltremodo realistica e con dovizia di particolari. E, come al solito, io ne rimango assai impressionata.



<< Io lo amavo, come lo amavo, e lui è morto e sepolto. Io lo amavo e me lo hanno portato via. Dov'è? Dov'è? Morto e sepolto. Me lo ha portato via mio padre. È stato mio fratello a ucciderlo. Morto e sepolto. Dov'è? >>




Nel complesso il romanzo mi Γ¨ piaciuto molto, seppur con qualche riserva nei confronti dei personaggi e delle descrizioni dei luoghi. Ho apprezzato l'idea e come questa Γ¨ stata sviluppata. Inoltre il regno delle fate mi ha incantata, sia il luogo in sΓ© sia i suoi abitanti. Mi ha fatto venire voglia di leggere altri libri sulla stessa lunghezza d'onda, come delle fiabe dai toni dark, con sconvolgimenti in peggio dei personaggi. Vi anticipo giΓ  adesso che, se le troverΓ², queste saranno le mie prossime letture.

Voto: 3,5 stelle

🌟🌟🌟 1/2
Quasi Scintillante

Martha



Commenti

  1. Ciao Martha, eccomi qui come promesso e devo dire che la tua recensione mi ha illuminato su alcuni aspetti del romanzo. Tuttavia non ho potuto far a meno di notare che entrambe non abbiamo granché capito il ruolo di Ben, mentre i caratteri della fiaba e quel mondo fatato quasi macabro ci hanno decisamente conquistate proprio per l'inaspettata crudeltà che l'autrice ha messo nei personaggi del Popolo della Foresta. Come te ho adorato questo aspetto sebbene mi abbia in un primo momento sorpresa, così come sono rimasta un po' delusa dalla mancanza di descrizioni significative riguardo l'ambientazione.

    Non ho letto altro dell'autrice, ma adesso sono curiosa di leggere Doll Bones e cerco subito la tua recensione qui sul blog! :)

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    Risposte
    1. Ciao Francesca, sono felice che la mia recensione ti sia stata utile.πŸ˜„
      Sì, infatti, Ben è un personaggio insignificante.
      Esattamente, noto che la pensiamo allo stesso modo.

      Mi dispiace, ma la recensione non Γ¨ presente sul blog, in quanto l'ho letto minimo 4 anni fa, quindi molto prima di aprire questo angolino letterario, il quale, come avrai notato, Γ¨ molto recente.
      In caso io dovessi rileggerlo e farne la recensione sarai la prima a saperlo.

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