La Chiacchierata del Lunedì IV - una maniera particolare di diffondere i libri
Ciao a tutti lettori,
oggi è stata una giornata mediocre, nulla di rilevante se non l'inizio della settimana e il freddo terribile che si percepisce in classe. Passiamo quindi direttamente a discutere di un tema libroso.
Come al solito se non sapete come mai vi presento queste discussioni bizzarre, andate a vedere il primo post, poi prendete una tazza di tè (al momento vi consiglio un tè nero limone e zenzero) e iniziamo.
Quest'estate, durante la settimana che ho passato a Tolosa, ho scoperto una cosa bellissima, un nuovo modo per diffondere la lettura. Delle piccole cassette oppure proprio le vecchie cabine telefoniche riempite di libri messi a disposizione per chiunque. Si può andare lì, passarci qualche minuto ed uscirne con dei bei libri che magari si voleva leggere da tantissimo. Questi distributori erano sparsi ovunque, principalmente nei parchi, ma anche per strada o nelle piazze e mi sono davvero divertita a sbirciare all'interno, sebbene io non abbia mai trovato nulla che mi interessasse.
Non capivo bene come funzionasse questo scambio di libri, avevo solo compreso che ognuno poteva mettere libri e prendersene alcuni, in una sorta di propagazione della lettura.
Oggi ho poi scoperto che la stessa cosa esiste anche in Germania, ma ci sono delle regole. Se si prende un libro si deve darne uno in cambio, non si possono portare libri di cui ci si vuole proprio sbarazzare e che non hanno più alcun interesse per nessuno (vecchi manuali di computer, enciclopedie...) e infine è gradito lasciare un breve commento sul frontespizio del libro se s'intende restituirlo dopo averlo letto, di modo che questo possa essere utile per gli altri lettori. Vi è poi proprio una persona incaricata di mettere a posto i libri in questi armadietti (Bücherschränke=armadi per i libri) e di eliminare quelli considerati inappropriati.
E a quanto pare esiste anche in Italia, sono solo io ad arrivare in ritardo. Dove abito io non si è mai vista una cosa simile e infatti per me è stata una grande scoperta. Ovviamente la ritengo una cosa fantastica e il fatto di portare un libro e sapere che ci sarà qualcun'altro che lo leggerà e che ne sarà entusiasta mi scalda il cuore. Soprattutto oggigiorno, dato che si legge sempre meno, questi depositi di libri potrebbero davvero fare la differenza.
Addirittura in Germania, nel test d'ascolto di oggi, si è scoperto che le cabine piene di libri sono diventate dei veri e propri centri di ritrovo, in cui socializzare con gli estranei e consigliarsi libri a vicenda. Vorrei davvero essere coinvolta in una di queste conversazioni, ne ricaverei una gioia immensa. Già solo incontrare altri lettori è molto difficile, ma quando accade mi rende estremamente felice, se poi riuscissi ad andare ad una di queste bibliocabine, allora ne sarei circondata e sarebbe un'esperienza imperdibile.
Non starò qui a parlavi di come sono nate, da dove sono partite e nemmeno delle associazioni che finanziano il progetto, vi lascerò degli articoli sotto che sono molti più attendibili di me, la mia intenzione era soltanto di discutere di queste bellissime biblioteche innovative, per cui non serve nemmeno avere una tessera.
Adesso davvero la lettura diviene universale, tutti vi possono avere accesso e possono condividere i propri pareri con tante altre persone che, come loro, amano la lettura. E anche i non lettori vi si possono approcciare, spinti dalla noia o dalla curiosità, potrebbero essere introdotti anche loro al mondo della lettura.
E non importa l'età, la condizione sociale, la religione, le opinioni politiche, nulla di tutto questo ha importanza, perché ognuno può leggere, anzi, ha il diritto di leggere.
Ma la cosa che mi elettrizza di più sono i commenti, lasciare un segno del proprio passaggio sul libro, per poi pensare che altri lo leggeranno e magari aggiungeranno i loro commenti. Se poi si dovesse ritrovare quello stesso libro con tutte le diverse mini-recensioni sarebbe come entrare in contatto con tutti quei lettori in contemporanea, come essere in una stanza piena di gente che parla l'una sopra l'altra per affermare il proprio giudizio su quell'opera la cui lettura è stata fatta partire da voi. Immaginatelo.
E sì, certamente una cosa simile può essere lo scambio di libri tra amiche che ho iniziato da anni, adesso siamo passate allo step successivo che è passarci libri annotati e lì sì che sembra di leggere assieme. Ma la cabina è questo su una scala molto più grande e con degli sconosciuti, sapete quante nuove persone si possono incontrare? Ci sono infinite possibilità. E oltre a ciò vi è il fremito dell'incertezza, non si sa se il libro da noi portato piacerà o meno, al contrario della mia amica, di cui conosco i gusti, adesso è come ripartire daccapo.
Anche iniziare autonomamente ad abbandonare dei libri in giro per la città sarebbe diverso, il gesto potrebbe non essere compreso, i libri potrebbero essere distrutti oppure presi davvero da un lettore, per poi non saperne più niente. Invece a me interessa il resoconto finale, il numero di persone che l'ha letto, i diversi pareri, le sensazioni che la storia ha suscitato negli altri.
Adesso devo davvero provare una cosa simile, è un concetto che mi risulta troppo affascinante. Per quanto si possa dire che io ne abbia già avuta esperienza in Francia, ero sempre in compagnia della mia famiglia, non c'era mai nessuna altro. Ed è proprio questo che mi manca, il contatto con le persone davanti ad una cabina telefonica piena di libri.
E con questo è tutto, la trovo un'idea bellissima sia per conservare le cabine sia per incentivare la lettura e spero che qualcuno di voi ci abbia provato.
Ecco gli articoli che vi dicevo prima:
https://www.illibraio.it/cabine-telefoniche-lettori-426133/
https://www.illibraio.it/cabine-telefoniche-libri-book-sharing-italia-185333/
e moltissimi altri, questi sono solo due che mi sono piaciuti.
Quest'estate, durante la settimana che ho passato a Tolosa, ho scoperto una cosa bellissima, un nuovo modo per diffondere la lettura. Delle piccole cassette oppure proprio le vecchie cabine telefoniche riempite di libri messi a disposizione per chiunque. Si può andare lì, passarci qualche minuto ed uscirne con dei bei libri che magari si voleva leggere da tantissimo. Questi distributori erano sparsi ovunque, principalmente nei parchi, ma anche per strada o nelle piazze e mi sono davvero divertita a sbirciare all'interno, sebbene io non abbia mai trovato nulla che mi interessasse.
Non capivo bene come funzionasse questo scambio di libri, avevo solo compreso che ognuno poteva mettere libri e prendersene alcuni, in una sorta di propagazione della lettura.
Oggi ho poi scoperto che la stessa cosa esiste anche in Germania, ma ci sono delle regole. Se si prende un libro si deve darne uno in cambio, non si possono portare libri di cui ci si vuole proprio sbarazzare e che non hanno più alcun interesse per nessuno (vecchi manuali di computer, enciclopedie...) e infine è gradito lasciare un breve commento sul frontespizio del libro se s'intende restituirlo dopo averlo letto, di modo che questo possa essere utile per gli altri lettori. Vi è poi proprio una persona incaricata di mettere a posto i libri in questi armadietti (Bücherschränke=armadi per i libri) e di eliminare quelli considerati inappropriati.
E a quanto pare esiste anche in Italia, sono solo io ad arrivare in ritardo. Dove abito io non si è mai vista una cosa simile e infatti per me è stata una grande scoperta. Ovviamente la ritengo una cosa fantastica e il fatto di portare un libro e sapere che ci sarà qualcun'altro che lo leggerà e che ne sarà entusiasta mi scalda il cuore. Soprattutto oggigiorno, dato che si legge sempre meno, questi depositi di libri potrebbero davvero fare la differenza.
Addirittura in Germania, nel test d'ascolto di oggi, si è scoperto che le cabine piene di libri sono diventate dei veri e propri centri di ritrovo, in cui socializzare con gli estranei e consigliarsi libri a vicenda. Vorrei davvero essere coinvolta in una di queste conversazioni, ne ricaverei una gioia immensa. Già solo incontrare altri lettori è molto difficile, ma quando accade mi rende estremamente felice, se poi riuscissi ad andare ad una di queste bibliocabine, allora ne sarei circondata e sarebbe un'esperienza imperdibile.
Non starò qui a parlavi di come sono nate, da dove sono partite e nemmeno delle associazioni che finanziano il progetto, vi lascerò degli articoli sotto che sono molti più attendibili di me, la mia intenzione era soltanto di discutere di queste bellissime biblioteche innovative, per cui non serve nemmeno avere una tessera.
Adesso davvero la lettura diviene universale, tutti vi possono avere accesso e possono condividere i propri pareri con tante altre persone che, come loro, amano la lettura. E anche i non lettori vi si possono approcciare, spinti dalla noia o dalla curiosità, potrebbero essere introdotti anche loro al mondo della lettura.
E non importa l'età, la condizione sociale, la religione, le opinioni politiche, nulla di tutto questo ha importanza, perché ognuno può leggere, anzi, ha il diritto di leggere.
Ma la cosa che mi elettrizza di più sono i commenti, lasciare un segno del proprio passaggio sul libro, per poi pensare che altri lo leggeranno e magari aggiungeranno i loro commenti. Se poi si dovesse ritrovare quello stesso libro con tutte le diverse mini-recensioni sarebbe come entrare in contatto con tutti quei lettori in contemporanea, come essere in una stanza piena di gente che parla l'una sopra l'altra per affermare il proprio giudizio su quell'opera la cui lettura è stata fatta partire da voi. Immaginatelo.
E sì, certamente una cosa simile può essere lo scambio di libri tra amiche che ho iniziato da anni, adesso siamo passate allo step successivo che è passarci libri annotati e lì sì che sembra di leggere assieme. Ma la cabina è questo su una scala molto più grande e con degli sconosciuti, sapete quante nuove persone si possono incontrare? Ci sono infinite possibilità. E oltre a ciò vi è il fremito dell'incertezza, non si sa se il libro da noi portato piacerà o meno, al contrario della mia amica, di cui conosco i gusti, adesso è come ripartire daccapo.
Anche iniziare autonomamente ad abbandonare dei libri in giro per la città sarebbe diverso, il gesto potrebbe non essere compreso, i libri potrebbero essere distrutti oppure presi davvero da un lettore, per poi non saperne più niente. Invece a me interessa il resoconto finale, il numero di persone che l'ha letto, i diversi pareri, le sensazioni che la storia ha suscitato negli altri.
Adesso devo davvero provare una cosa simile, è un concetto che mi risulta troppo affascinante. Per quanto si possa dire che io ne abbia già avuta esperienza in Francia, ero sempre in compagnia della mia famiglia, non c'era mai nessuna altro. Ed è proprio questo che mi manca, il contatto con le persone davanti ad una cabina telefonica piena di libri.
E con questo è tutto, la trovo un'idea bellissima sia per conservare le cabine sia per incentivare la lettura e spero che qualcuno di voi ci abbia provato.
Ecco gli articoli che vi dicevo prima:
https://www.illibraio.it/cabine-telefoniche-lettori-426133/
https://www.illibraio.it/cabine-telefoniche-libri-book-sharing-italia-185333/
e moltissimi altri, questi sono solo due che mi sono piaciuti.
Vi siete ma recati ad una bibliocabina?
Se sì, raccontatemelo!
Cosa ne pensate di questo progetto?
Avete mai avuto un'esperienza simile?
Martha
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