La Chiacchierata del Lunedì V - le serie Fantasy

La Chiacchierata del Lunedì V


Ciao a tutti lettori,
come state?
Oggi, per la nostra discussione settimanale, ho intenzione di parlarvi delle serie Fantasy.
Se l'argomento v'interessa o anche solo se volete prendere una tazza d i tè assieme a me, mentre blatero di libri, siete i benaccetti. Come sempre vi rimando al primo post in cui vi spiego perché ho deciso di fare questa tipologia di articoli e ore, tazza di tè bianco alla mano, partiamo!

In questo periodo ho iniziato ben due serie Fantasy e ho iniziato a riflettere seriamente su questi numerosi volumi collegati tra loro. Sono davvero necessari? Mi piacciono? Quali problemi presentano?
In genere leggendo Fantasy non si può fare a meno di venire a patti con le serie, dato che i libri singoli sono rari, se non quasi inesistenti. Di conseguenza ad un certo punto tutto il nostro rancore verso queste file e file di volume interconnessi sembra svanire, ma in realtà continuiamo ad avere delle difficoltà.

In primis il numero di volumi davvero eccessivo. Leggendo Young Adult, questo accade un po' meno, nel senso che al massimo sono arrivata a sei libri, ma appena mi sono inoltrata nell'High Fantasy mi sono spaventata. Dieci, quattordici, sedici romanzi da dover leggere per giungere ad una conclusione soddisfacente della storia. Oltre ad essere davvero faticoso come processo, perché non si tratta di libri sottili, ma di oltre 600 pagine, vi è anche una difficoltà mentale che consiste nel ricordarsi ogni personaggio, il nome, le caratteristiche, le azioni e i gradi di parentela di ognuno nel corso di tutti questi libri. In caso contrario si sarà completamente persi. L'unica cosa facilmente assimilabile è il world building, capire come funziona il mondo costruito dall'autore o dall'autrice è molto intuitivo o comunque se lo se comprende nei primi volumi, poi si avrà come base per i seguiti.
Ma io mi chiedo, perché allungare a storia così tanto? Tanti scrittori del genere si dilungano il descrizioni super dettagliate, in spiegazioni lunghissime ricche di informazioni (le cosiddette infodumping), in narrazioni di lunghi viaggi perigliosi, se queste parti fossero ridotte si eliminerebbero molte pagine e non dico che non siano necessarie, sono che non è necessario che siano così approfondite.
Ad esempio sto leggendo "L'Occhio del Mondo" di Robert Jordan, primo volume de La Ruota del Tempo, serie High Fantasy di quattordici volumi, con l'aggiunta di un prequel. Il primo libro ha sulle 700 pagine, gli altri sono simili e il mondo costruito è davvero molto interessante, addirittura sbalorditivo ed inquietante. Tuttavia la storia in questo volume è tutta strutturata su un viaggio e voi non sapete quanto li odio, nei Fantasy in particolare, lunghe cavalcate per deserti, steppe, paesaggi montuosi, notti all'aperto, fughe dagli inseguitori, una noia mortale. Anche perché le fughe sono poche e sparse, per la maggior parte del tempo veniamo a scoprire come si difficile cavalcare per così tanto tempo, cosa ne pensino i personaggi del viaggio e ogni tanto abbiamo la narrazione di alcuni momenti di sosta più o meno lunghi che narrano la notte dei protagonisti, un loro dibattito, qualche giornata in una città di passaggio e basta. Non ditemi che tutto questo è emozionante. Sono davvero tentata di inventare il teletrasporto e inserirlo in qualsiasi libro simile. Ma poi, si parla di magia molto potente, il Potere; perché questo non può essere utilizzato per trasferirsi da un luogo all'altro? Sento davvero la necessità di un incantesimo che elimini i viaggi. Quindi capite come mai i volumi diventino così lunghi, oltre ad aggiungere un'infinità di personaggi di cui si sa poco o nulla. ho passato la prima metà del libro a confondere Tam e Bran, rispettivamente padre e figlio, ma talmente poco caratterizzati, che non mi dicevano nulla.

Il secondo problema sono appunto i personaggi, per quanto bene possano essere descritti, quando si arriva a doversene ricordare una trentina, le idee si fanno confuse. E andare indietro alla pagina della prima descrizione non è un'opzione, soprattutto se si è all'ottavo volume e questa invece si trova nel primo. Ovviamente ogni personaggio aggiunge profondità alla storia, sfaccettature che prima erano assenti o permette di analizzare parti di mondo non ancora trattate. Ma diventa davvero difficile distinguerli, in particolare si si tratta di personaggi interconnessi facenti parte di una grande famiglia o di una casata o ancora di un gruppo di qualche tipo, dovrebbe semplificare le cose, ma non è così, li si colloca nel loro settore e poi non si sa più la loro funzione. Se poi si hanno personaggi secondari, citati a malapena, che poi spuntano fuori all'improvviso al centro di una scena, diventando d'un tratto importanti, allora è ancora peggio. Ritengo che George R.R. Martin abbia trovato la soluzione finale a questo problema, prima o poi li fa morire di una morte violenta e molto fantasiosa. Per quanto questo mi disgusti, ne vedo la sua utilità, anche se si potrebbe evitare non introducendo quel personaggio da principio. Per "Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco", o se vi capite meglio "Il Trono di Spade", il problema è questo, tanti personaggi, tante caste, pochi tratti per descriverli, solo i personaggi principali si imprimono nella memoria, gli altri sono ombre. Non sapete quanti nomi io continui  a confondere, spesso appare un personaggio e mi chiedo chi sia e ho ancora difficoltà con le casate, non vi associo i giusti componenti, non mi ricordo nemmeno i loro principali esponenti per alcune, è tutto molto confusionario. 

In aggiunta leggere tutti i volumi di seguito è un'impresa, ma fare delle pause è ancora peggio. Dimenticarsi metà delle cose e dover rileggere un volume è un incubo, ma vista la densità e la pesantezza di tanti di questo romanzi, spesso è necessario. Se non volete non capire più nulla e meglio leggere qualcos'altro nel frattempo, per poi dedicarsi al volume successivo. Ammiro le persone che riescono a leggere una serie tutta di seguito senza fermarsi, penso che riescano a cogliere molte sfaccettature che a me sfuggono, avendo gli avvenimenti precedenti ancora ben impressi nella mente. Quando poi le serie si fanno più complesse articolandosi in sotto-serie tutte ambientate nello stesso mondo, si può proseguire all'infinito. I personaggi cambiano, così come le epoche e gli avvenimenti, ma servono tutti ad ampliare e approfondire la storia alla base. Risulta davvero interessante vedere l'evoluzione del mondo, i sovrani che si succedono, le lotte di potere, ma cambiare personaggi e periodi risulta destabilizzante. Almeno all'inizio, perché poi ci si ritrova sempre nello stesso mondo, con cui si ha una certa familiarità. Solo che se il/la protagonista di uno di questi sottogruppi non ci piace, allora diventa una sofferenza, si deve continuare a leggere per giungere alla fine, ma non si ha più lo stesso entusiasmo iniziale. Questo mi è accaduto per le serie ambientate nel Mondo Emerso della Troisi, le Cronache mi sono piaciute moltissimo, adesso che sono alle Guerre faccio davvero fatica perché detesto la protagonista, ma voglio andare avanti per arrivare alle Leggende, che mi ispirano moltissimo, ma per le quali mi sono assolutamente necessarie le basi che mi daranno i volumi delle trilogie prima.
E a volte non è nemmeno così semplice capire in che ordine leggere i libri, tanto da dover cercare delle e vere e proprie guide su come leggerli, iniziando da uno ci si potrebbe fare spoiler per i successivi, ma iniziando da un altro si potrebbero perdere tanti riferimenti agli accadimenti precedenti. Questo risulta eccessivamente frustrante e mi porta solo a iniziare da ciò che mi interessa di più, se poi mi accorgo di aver proprio sbagliato e che in questo modo mi sto perdendo troppe cose, mi sottoporrò ad un esame adeguato dei differenti ordini di lettura possibili.

Infine il problema che hanno tutte le serie, la suspense. Ogni libro ti fa venir voglia di leggere subito il seguito e non sempre è possibile procurarselo subito, a volte perché non ne esiste ancora la traduzione, altre volte si è in vacanza o ancora non si ha tempo per andare a fare un salto in libreria (sì, accade anche questo purtroppo). Si inizia ad impazzire per la mancanza del seguito, si legge e rilegge il volume che si possiede, nell'inutile tentativo di cogliere dettagli che non si erano notati in precedenza e nella vana speranza di poter avere il seguito al più presto. Anche durante la lettura, vi è quel momento in cui si realizza che dopo si vorrà sapere subito come prosegue la storia, ci si mette quindi a cercare i seguiti, se ne memorizzano i titoli, ma le trame non si leggono, niente spoilers, si spera che il volume che state leggendo non termini con un cliffhanger, perché sennò vi arrabbierete moltissimo e avrete bisogno del secondo volume per calmarvi. Ormai considerate questa sorta di finali una vigliaccata, si sa che i lettori proseguiranno, non sono più necessari e fanno solo male.
Ad esempio il finale di "La Battaglia delle Tre Corone" di Kendare Blake, lascia talmente scioccati e arrabbiati da esigere delle risposte all'istante, peccato che il seguito non fosse ancora stato tradotto al tempo.

Credo di aver concluso. Se vi vengono in mente altre difficoltà causate dalle serie Fantasy in particolare, fatemi sapere!

Qual è il vostro rapporto con le serie?
Riuscite a leggerle tutte di seguito? Se sì, qual è il vostro segreto?
Avete una serie Fantasy da consigliarmi?
Martha


Commenti

Post più popolari

Flag Counter