Gruppo di Lettura #3 - Approfondimento: il Mostro e l'Etica

GdL#3 
Approfondimento: 
il Mostro e l'Etica

Ciao a tutti lettori, lo so che sono in ritardo di un giorno e mi scuso, ma non starΓ² qui a tediarvi con le mie motivazioni, quindi passiamo subito al tema dell'articolo.
Oggi vi propongo un approfondimento sulla creatura alla quale Frankenstein ha dato vita. Ovviamente passate anche da Amaranth per leggere il riassunto dei capitoli e proseguire con noi nella lettura!

Il mostro. Noi lo abbiamo sempre definito cosΓ¬ ed ormai ci risulta fin troppo facile chiamarlo in questo modo. È un essere deforme, piΓΉ grande del normale, costituito da parti di corpi morti assemblate, ma Γ¨ davvero cosΓ¬ mostruoso o siamo noi a vederlo in questo modo? Per avere una risposta andate da Amaranth, ci abbiamo riflettuto assieme durante questa settimana.

Io mi concentrerΓ², invece, sulle origini di questa creatura e sulle diverse teorie legate ad essa.
Come detto in un post precedente, Mary Shelley prese l'ispirazione per il suo romanzo da un discorso tra suo marito e Lord Byron che aveva come argomento una teoria di Erasmus Darwin basata sulla vita dopo la morte di alcuni protozoi.
Questo scienziato esercitava degli esperimenti seguendo il Galvanismo, il quale teorizzava che gli esseri umani fossero attraversati da una corrente elettrica prodotta dal cervello e forse Γ¨ proprio da qui che la Shelley immagina una rianimazione. Infatti ancora nei primi capitoli del libro Victor rimane affascinato da un fulmine che colpisce un albero carbonizzandolo. È forse da qui che egli inizia ad avere le prime idee che lo porteranno alla creazione del mostro?

D'un tratto vidi una lingua di fuoco uscire dal tronco di una vecchia e splendida quercia, a poco meno di una ventina di metri da casa. Per un lungo momento, l'albero rimase avvolto da un accecante bagliore, e quando la luce svanì la vecchia quercia era sparita: al suo posto era rimasto soltanto un moncone di tronco bruciacchiato.

Tramite questo esperimento la Shelley presenta due visioni: quanti confini possa sorpassare la scienza prima di andare contro l'etica e una riflessione sulla creazione della vita da parte dell'uomo.

Frankenstein durante il processo della creazione Γ¨ spinto da un desiderio di miglioramento, vuole creare una specie migliore e prefetta e contribuire al bene comune diffondendo la sua scoperta. Il fatto di dover superare dei confini invalicabili per raggiungere questi suoi fini Γ¨ secondario, non gli mette paura, anzi, crede che la sua scoperta gli porterΓ  gloria ed onore.

Una nuova specie sarebbe nata, e io ne sarei stato l'artefice: creature perfette e felici, che avrebbero dovuto a me la loro esistenza

È solo in seguito che lo scienziato si rende conto di aver commesso qualcosa di immorale, precisamente quando la sua creatura apre gli occhi ed egli, non piΓΉ obnubilato dal suo desiderio di gloria e perfezione, la vede com'Γ¨ realmente e si rende conto di ciΓ² che ha fatto.
In questo processo si nota come tecnologia ed etica siano strettamente legate tra loro, la tecnologia non puΓ² sorpassare tutti i limiti, sebbene ne possa avere i mezzi per farlo.

...pieno di orrore, mi ritrovavo a lottare contro un senso di disgusto che mi toglieva il respiro.

La scienza appare come una disciplina seducente, che permette all'uomo di raggiungere la fama, Γ¨ come un pozzo infinito di cose che devono ancora essere scoperte. Infatti Frankenstein parla spesso della sua sete di conoscenza, perchΓ© piΓΉ di tutto Γ¨ questa che lo muove, Γ¨ questa che sembra non imporgli nessun limite, anzi gli mette tutto a disposizione, egli deve solo studiare e sforzarsi di mettere assieme i tasselli.
La fascinazione di Victor raggiunge  il suo massimo quando egli viola per le tombe dei morti per reperire le componenti necessarie per la sua creatura. Questo Γ¨ il primo superamento di un limite.

Essi hanno oggi acquisito poteri nuovi e quasi illimitati: possono comandare i tuoni del cielo, simulare il terremoto, e perfino sfidare il mondo invisibile con le sue ombre.

A fianco della scienza si pone l'etica e la morale, le quali la limitano, ma sembrano arrivare troppo tardi, quando Victor ha già portato a compimento la sua opera. È la morale che mette in evidenza il superamento di un limite divino, il sentimento di superiorità spinto agli estremi tanto da sentirsi simili a Dio e quindi poter creare la vita.

...c'Γ¨ in quello studio qualcosa di insano, qualcosa che va contro le leggi della natura umana.

Per quanto riguarda la creazione della vita, questa Γ¨ uno scopo che l'umanitΓ  tenta di raggiungere da secoli. Un esempio Γ¨ il Golem, gigante d’argilla dotato di forza straordinaria, che poteva essere impiegato per lavori faticosi e che avrebbe sempre obbedito all’uomo. Questo corpo privo d’anima, emozioni e intelletto, aspira ad essere superato oggi nella robotica tramite la realizzazione di androidi intelligenti e capaci di empatia.



Un altro tema affrontato Γ¨ l'imprevedibilitΓ  delle forze naturali, che non possono essere sottomesse all'uomo, per quanto egli ci provi. La creatura Γ¨ un mostro non solo per segnare il superamento della morte, ma anche perchΓ© l'insieme di componenti ha dato origine ad un prodotto imprevedibile. Oltre a non poterne realmente controllare l'aspetto, Victor ne puΓ² ancora meno controllare i comportamenti e le emozioni.

E legato a questo c'Γ¨ il tema della responsabilitΓ  del creatore verso la sua creatura. Uno dei motivi per cui Frankenstein non riesce a controllarla Γ¨ perchΓ© non ci prova neppure, la abbandono a se stessa e finge che sia solo un brutto incubo per ben due anni.
Inoltre l'imposizione della vita alla materia inanimata ha conseguenze drastiche, perchΓ© si nega il libero arbitrio alla creatura, che si ritrova a vivere contro la sua volontΓ  come un reietto, rifiutata da tutti, persino dal suo creatore. PerchΓ© condannare un qualsiasi essere ad una vita simile? 

Creatore spietato e insensibile! Mi avevi dotato di sentimenti e di emozioni per poi gettarmi via come un oggetto di disprezzo e di orrore per l'intera umanitΓ .

Concludo dicendo che Γ¨ necessario porsi delle domande sulla vita imposta alla creatura. Essendo stata creata in con un aspetto ributtante ciΓ² determina tutta la sua vita e pur volendo opporvisi ella non puΓ² in alcun modo, se sia perchΓ© non possa essere qualcosa di diverso da quanto dettato dal creature o perchΓ© i pregiudizi degli uomini non glielo permettono rimane ancora un mio dubbio.
E a questo si collega la seguente riflessione: un robot senziente potrebbe aspirare a realizzarsi diversamente dallo scopo per cui Γ¨ stato creato? E se sΓ¬, gli si dovrebbe concedere di compiere una scelta? Di chi sono le responsabilitΓ  di un danno provocato da un robot? Se un robot Γ¨ tanto evoluto da essere autonomo dall’uomo, in quali termini si puΓ² parlare di proprietΓ ? 
PuΓ² sembrare una fantasia fantascientifica, ma Γ¨ anche da queste considerazioni che si muove lo sviluppo della roboetica e la ridefinizione di alcuni campi semantici, come quello di intelligenza, conoscenza, libero arbitrio in relazione ai robot.

E questo Γ¨ tutto.
Mi rendo conto di non avervi dato dei fatti certi e nemmeno delle risposte, ma volevo soltanto introdurvi alla figura del mostro tramite alcune riflessioni.

Vi ricordo che ci vedremo l'11 dicembre per l'ultima tappa in cui vi proporrΓ² le nostre riflessioni e ricordatevi di passare anche per La Bella e il Cavaliere!


Voi cosa ne pensate riguardo alle evoluzioni in ambito tecnologico e robotico?

Se avete letto il libro come vedere la creatura? 
Riuscireste ad immaginarvi un mondo in cui l'uomo possa creare la vita?
Martha

Fonti
Digital World - St 2 Ep 5 Maria Chiara Carrozza - Occhio all'umanoide. Da mostro ad aiutante, l'evoluzione dei robot (disponibile su raiplay.it)
Francesco O. Longo, Golem, Frankenstein & Co. , su scienzainrete
(https://www.scienzainrete.it/contenuto/articolo/Golem-Frankenstein-Co)
TEtica e scienza, la lezione di Frankenstein, Benjamin H Chin-Yee (http://eleggo.net/blog/2015/11/15/etica-e-scienza-la-lezione-di-frankenstein)










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