Recensione - "La Canzone di Achille" di Madeline Miller

"La Canzone di Achille" 
di Madeline Miller



Ciao a tutti lettori,
eccomi con la recensione del primo libro pubblicato dalla Miller. Io arrivo un po' in ritardo, anzi, ho letto prima "Circe" e adesso procedo al contrario risalendo alla sua prima pubblicazione.

Anno di pubblicazione: 2019
Titolo: La Canzone di Achille
Autrice: Madeline Miller
Editore: Feltrinelli
Genere: Historical Fantasy/Fiction Storica
Prezzo: 11,00€
Pagine: 379
Tempo di lettura: 5 giorni


Trama
Dimenticate Troia, gli scenari di guerra, i duelli, il sangue, la morte. Dimenticate la violenza e le stragi, la crudeltΓ  e l'orrore. E seguite invece il cammino di due giovani, prima amici, poi amanti e infine anche compagni d'armi - due giovani splendidi per gioventΓΉ e bellezza, destinati a concludere la loro vita sulla pianura troiana e a rimanere uniti per sempre con le ceneri mischiate in una sola, preziosissima urna. Madeline Miller, studiosa e docente di antichitΓ  classica, rievoca la storia d'amore e di morte di Achille e Patroclo, piegando il ritmo solenne dell'epica alla ricostruzione di una vicenda che ha lasciato scarse ma inconfondibili tracce: un legame tra uomini spogliato da ogni morbositΓ  e restituito alla naturalezza con cui i greci antichi riconobbero e accettarono l'omosessualitΓ . Patroclo muore al posto di Achille, per Achille, e Achille non vuole piΓΉ vivere senza Patroclo. Sulle mura di Troia si profilano due altissime ombre che oscurano l'ormai usurata vicenda di Elena e Paride.


La Mia Opinione

Erano anni che volevo leggere questo libro e approcciarmi a quest'autrice. Talmente tanti che ho fatto in tempo a farmi prestare "Circe", senza aver ancora letto "La Canzone di Achille". Ma adesso ce l'ho fatta e ne sono estremamente felice.

Questa Γ¨ la storia di Achille, eroe protagonista dell'Iliade che verrΓ  sempre ricordato per la sua sete di gloria e la sua pazzia durante la guerra di Troia. Ma questa volta le vicende sono raccontate dal punto di vista di Patroclo, seguiamo questo personaggio durante la sua infanzia, adolescenza e reclusione a Ftia, qui il suo destino e quello di Achille si incrociano e la storia diventa una storia condivisa. Patroclo diventerΓ  il compagno di Achille e il suo amico fedele, Γ¨ cosΓ¬ che lo conosciamo dal poema di Omero, il loro Γ¨ un legame fortissimo, che va oltre la semplice amicizia, ma la Miller ha fatto un passo piΓΉ in lΓ , facendo sbocciare il loro rapporto in un'amore romantico. Diventano quindi amanti in modo impacciato, un po' represso, ostacolato, ma resistono a tutto, anche alla guerra. Achille Γ¨ destinato a combattere, Γ¨ l'aristos achaion, il piΓΉ forte tra i Greci e solo lui porterΓ  gli Achei alla vittoria, pagando perΓ² con la vita. E anche in questo Patroclo continua a sostenerlo, anche nel suo desiderio di gloria, nella sua arroganza, nella sua rabbia, lui continua a rivedere il ragazzo gentile e ingenuo che ha sempre conosciuto. 

Lo stile di scrittura mi Γ¨ piaciuto, non l'ho trovato pomposo o distaccato questa volta, anzi, Γ¨ semplice e molto scorrevole. Vi sono come al solito delle belle descrizioni espresse tramite immagini, che continuo ad apprezzare.

Si Γ¨ ancora piΓΉ coinvolti nella storia perchΓ© Γ¨ narrata in prima persona, attraverso gli occhi di Patrocolo, sentiamo tutto ciΓ² che prova lui, ciΓ² che pensa, ciΓ² che non osa esprimere.

La storia mi ha travolta in pieno, ne sono stata risucchiata senza riuscire a staccarmene. Faticavo a tornare alla realtà per quanto ero presa dalla relazione sempre più profonda che andava instaurandosi tra Achille e Patrocolo. Questo fino a che non sono arrivate le prime notizie della guerra, da lì il mio coinvolgimento è andato calando, non mi trovato più in quell'atmosfera magica, felice tipica della loro giovinezza serena, il crudele mondo della guerra, con le armi, le armature lucenti, il sangue, la polvere e tutti quei morti, si era ormai infiltrato nella vita dei due protagonisti. Dividerei quindi il libro in due parti: Prima della guerra e Dopo la guerra, la prima l'ho trovata meravigliosa, la seconda l'ho comunque apprezzata, ma meno e ci sono stati alcuni momenti di calo.

I personaggi sono stati caratterizzati in modo approfondito.

Achille Γ¨ un eroe invincibile che Γ¨ sempre stato visto al suo peggio, senza pietΓ , indomabile guerriero, assetato di gloria piΓΉ di qualsiasi altro. Adesso ci Γ¨ mostrato prima, nella fase precedente alla guerra, un ragazzo bellissimo che sembra risplendere di una luce dorata, aggraziato, sbruffone, sincero e ingenuo. Lo vediamo quindi sotto una luce completamente diversa, rendendoci conto che Γ¨ solo un ragazzo quando Γ¨ costretto ad andare in guerra, un adolescente alle prese con la scoperta di sΓ©, con il suo primo amore , che perΓ² non puΓ² sfuggire al proprio destino. Ho apprezzato questo personaggi per buona parte del libro, fino al momento del diverbio con Agamennone, lΓ¬ Γ¨ diventato solamente un ragazzetto viziato, petulante, che punta soltanto alla gloria e alla sua realizzazione personale, voltando le spalle a tutte le morti che sta causando.

Scoprii che Achille non era sempre così serio come sembrava. La sua compostezza imperturbabile nascondeva un altro volto, divertente e sfaccettato come una gemma che catturava la luce. [...]
Quando sorrideva, la pelle attorno ai suoi occhi si increspava come carta tenuta vicino a una fiamma.
Achille stesso era come una fiamma. Splendeva, attirava lo sguardo di tutti.

Patroclo non mi Γ¨ piaciuto particolarmente, Γ¨ un giovane emarginato, perchΓ© privo di forza o abilitΓ  con le armi, Γ¨ sensibile, gentile, ma si sottovaluta molto. Tutto ruota sempre attorno ad Achille, lui non riesce a farsi valere e anche quando la loro relazione lo porta a crescere, riesce a mostrare questo cambiamento solo al compagno, gli altri lo considerano sempre il solito ragazzo goffo, brutto, verso il quale provano solo pietΓ  o invidia per il suo ruolo di compagno d'armi di un cosΓ¬ grande guerriero. Lui stesso pensa di non avere alcuna attrattiva, si rende conto che tutti gli preferiscano Achille e che lui non sia praticamente nessuno, ma non fa nulla per cambiare le cose. Questo comportamento, questo continuo sminuirsi mi ha dato molto fastidio. Comprendo benissimo che sia una  conseguenza del disprezzo del padre verso di lui e anche degli scherzi e delle ingiurie subite dagli altri ragazzi, ma nel momento in cui ha trovato una persona che crede davvero in lui e che riesce ad andare oltre ciΓ² che si dice di lui per scoprire com'Γ¨ davvero, allora dovrebbe acquisire sicurezza anche lui, invece no.


<<Ti trovi qui perchΓ© hai ucciso un ragazzo, capisci?>>
La crudeltΓ  degli adulti. Capisci?
<<Sì>> risposi. Avrei potuto dirgli di più, parlargli dei sogni che mi lasciavano con gli occhi velati e iniettati di sangue, delle urla che mi graffiavano la gola quando le ricacciavo indietro inghiottendole. Del modo in cui le stelle si muovevano nel cielo notturno sopra il mio sguardo insonne.

Teti è la madre di Achille, ninfa marina violentata da Peleo, il padre di Achille, odia profondamente il marito e tutti i mortali. In particolare non riesce a concepire come il figlio possa legarsi a Patroclo, che vede come un essere fragile, che porta soltanto disonore. È una dea terribile, priva di un affetto sincero o di sentimenti materni, una creatura gelida che si infiamma facilmente e non esita ad utilizzare la sua superiorità divina per farsi ascoltare.

Ci sarebbero tanti altri personaggi, ma non voglio rovinarvi il piacere della lettura e in particolare quello di vedere come la Miller sia riuscita a rendere sue queste figure conosciute da chiunque abbia studiato a scuola l'Iliade. Vi dico soltanto che anche i personaggi secondari hanno acquisito quel qualcosa che li ha resi indimenticabili.

La relazione tra Achille e Patroclo mi ha emozionata piΓΉ di quanto pensassi. Mi sono ritrovata a fare il tifo per loro, a provare dolore quando qualcosa o qualcuno si frapponeva tra i due. L'ho trovato un rapporto molto dolce, che dona felicitΓ  ad entrambi. Un amore che sboccia a poco a poco, un sentimento timido, fatto di ripensamenti, imbarazzi, incomprensioni, che si trasforma poi in un'emozione forte e indissolubile. GiΓ  nell'Iliade il loro rapporto ha una forza che va oltre la semplice amicizia, Γ¨ come se le loro anime fossero legate e questo si nota moltissimo nel comportamento che assumerΓ  Achille dopo la morte di Patroclo. Il suo Γ¨ un dolore straziante, disperato, che si trasforma in furore e voglia di vendetta. Quindi il fatto che la Miller lo trasformi in amore appare quasi una conseguenza ovvia.

La guerra di Troia mi ha fatto ricordare perchΓ© io abbia sempre preferito l'Odissea all'Iliade. Vi sono troppe morti sanguinose, descritte in modo crudo, tanti feriti, massacri eppure il tutto viene descritto in modo glorioso e i combattenti scoraggiati tornano sempre all'attacco dopo che uno di loro ha preso la parola insultando la loro codardia o ricordando loro perchΓ© stanno combattendo e cosa porterΓ  loro questa guerra. Non Γ¨ che non mi piaccia questa rappresentazione della guerra, ma semplicemente non mi piace leggere di guerra. Ad ogni modo la Miller Γ¨ riuscita perfettamente a rendere la crudeltΓ , ma anche la nobilitazione di questo scontro.

GuardΓ² Achille. I suoi occhi scuri erano potenti come una marea che trascinava via e contro cui era impossibile lottare. <<I troiani sono famosi per la loro abilitΓ  in battaglia e le loro morti eleveranno il tuo nome fino alle stelle. Questa opportunitΓ  di diventare immortale,, non lasciartela sfuggire. Se lo farai, sarai lasciato indietro, nell'oscuritΓ . Invecchierai e ti perderai nell'oblio.>>

Il Fato e le profezie sono un altro tema focale del romanzo. Achille Γ¨ l'aristos achaion, il migliore tra i Greci, destinato a portare il suo popolo alla vittoria e ad essere per sempre ricoperto di gloria. Ma la profezia dice anche che non sopravvivrΓ , dopo la morte di Ettore, giungerΓ  anche la sua. Le persone che sono piΓΉ colpite da questo presagio, oltre ad Achille stesso, sono la madre Teti e Patroclo e ognuno di essi tenta di opporsi a questo destino. Achille rifiuta di scontrarsi con Ettore il piΓΉ a lungo possibile (ripete piΓΉ volte "Be', per quale motivo dovrei ucciderlo? Non mi ha fatto niente", frase che risulta essere molto ingenua, pronunciata con un tono scherzoso che perΓ² provoca solo orrore nel lettore che sa giΓ  cos'accadrΓ ), Patroclo lo sostiene in questo, ma non fa nulla di concreto, rispettando sempre le scelte di Achille fino alla sua tragica entrata in campo con le armi del compagno. Teti, che voleva che il figlio diventasse in tutto e per tutto un dio, teme anche lei per la sorte del figlio e tenta in tutti i modi di non farlo andare in guerra. Ma non si puΓ² sfuggire al Fato. Questa tematica Γ¨ stata trattata molto bene e in maniera approfondita, Achille non Γ¨ un ero che va incontro al proprio destino con coraggio, vorrebbe anche lui evitarlo e ci prova fino all'ultimo, si mostra tutto il dolore, la sofferenza e anche la rabbia che la conoscenza di questa profezia comporta, perchΓ© tutti e tre questi personaggi sanno che saranno condannati all'infelicitΓ .

Le lacrime arrivarono e caddero. Sopra di noi, le costellazioni percorsero il cielo e la luna seguì il suo corso stanco. Achille e io giacemmo affranti e insonni, mentre le ore passavano.

Nel complesso questo libro mi Γ¨ piaciuto molto, di piΓΉ nella prima parte e un po' meno nella seconda. Achille ha avuto dei momenti in cui non l'ho proprio sopportato, invece con Patroclo questo Γ¨ stato il mio stato d'animo costante. Questa rivisitazione Γ¨ molto emozionante e ben realizzata, in particolare continuo ad apprezzare l'abilitΓ  della Miller nell'approfondire i personaggi, renderli piΓΉ umani e farli propri. Ritengo anche che lo stile di scrittura sia decisamente piΓΉ piacevole rispetto al suo libro successivo. Non vedo l'ora di leggere altro di suo.

Voto: 4 stelle
🌟🌟🌟🌟
Scintillante

Avete mai letto qualcosa di quest'autrice?
Vi ho incuriositi?

Commenti

  1. Questo libro mi attende sulla mensola da decisamente troppo tempo; spero di riuscire a trovare presto del tempo da dedicargli!

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    Risposte
    1. Ciao Silvia,
      te lo consiglio davvero tanto. Appena troverai il tempo di leggerlo, fammi sapere cosa ne pensi!

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