Recensione - "American Gods" di Neil Gaiman
"American Gods"
di Neil Gaiman
Ciao a tutti lettori,
ho appena finito un altro libro di Gaiman. Sapete che mi piace molto come autore, almeno in genere.
Anno di pubblicazione: 2016 (I edizione 2002)
Titolo: American Gods
Autrice: Neil Gaiman
Editore: Mondadori
Genere: Fantasy Mitologico
Prezzo: 13,00€
Pagine: 507
Tempo di lettura: 5 giorni
Trama
Appena uscito di prigione, Shadow fa conoscenza con un enigmatico Mister Wednesday che gli offre di lavorare per lui. Rimasto senza risorse nΓ© famiglia, Shadow accetta. Ma ci metterΓ un po' a capire che dietro quell'individuo si cela Odino, la somma divinitΓ del pantheon nordico. Una battaglia di proporzioni epiche sta per essere combattuta, uno scontro fra divinitΓ per conquistare l'anima dell'America. Per questo Shadow Γ¨ stato arruolato...
La Mia Opinione
Inizio questa recensione con una domanda: perché? Ovvero perché questo romanzo dev'essere così lungo, Neil?
Ma su questo ci torneremo dopo, intanto avevo bisogno di esternare la mia frustrazione.
Ho regalato questo libro a mia sorella per Natale, entrambe siamo delle grandi appassionate di Gaiman e questo ci mancava. Lei in particolare ne parlava molto piΓΉ di me e ne era piΓΉ attirata. Vedendo poi le sue reazioni durante la lettura e suo commenti in seguito, ho iniziato a sentirmi destabilizzata. Era possibile non rimanere affascinate da un libro di quest'autore?
In seguito a questo ho deciso di cimentarmici anch'io, la curiositΓ era troppa. La prima pagina Γ¨ un'introduzione, veniamo quindi a sapere che nel 2010, per il decimo anniversario del romanzo, Γ¨ stata redatta l'edizione che abbiamo adesso tra le mani. Un'edizione rivista, corretta e ampliata, tanti tagli fatti in quella precedente sono stati adesso rimossi, ripristinando le parti mancanti. Ci viene spiegato il processo di scrittura di quest'opera, analizzando anche le risposte del pubblico e qui veniamo a scoprire una cosa interessante, a quanto pare o lo si odia o lo si ama. Si tratta di un'opera diversa, complessa, densa, in cui non ritroviamo il solito Gaiman. Ecco qui che i miei dubbi in merito si sono fatti piΓΉ insistenti.
Tuttavia, prima di iniziare, capiamo un attimo cosa viene trattato.
Seguiamo Shadow, un giovane appena uscito di prigione dopo aver scontato tre anni di pena, il quale non sa più cosa fare della propria vita. Non ha più punti fermi e trovandosi come vicino di posto in aereo un signore presentatosi col nome di Wednesday, che gli offre un lavoro, decide di accettare, non ha nulla da perdere. Questo tipo lo introdurrà a dei personaggi sempre più strani, che si riveleranno essere diversi da quello che appaiono. Divinità provenienti dalle culture più disparate assumeranno le sembianze di vecchietti con i guanti gialli, gatti, impiegati delle pompe funebri, senzatetto, tutti personaggi che stanno lentamente decadendo e sprofondando nell'oblio. Al loro posto si presentano nuovi dèi, moderni e tecnologici ed è proprio contro di loro che si sta organizzando uno scontro all'ultimo sangue.
La storia in sΓ© Γ¨ carina. Aveva molto potenziale, che perΓ² non Γ¨ stato sfruttato appieno. Vi sono tante, tantissime scene superflue, si percepisce proprio che potevano essere tagliate senza problemi. Questo comunque non risultano noiose, ma possono causare irritazione, sono dei momenti di stallo non necessari per la trama. La stessa struttura del romanzo per me non Γ¨ stata ottimale, si salta dal presente al passato, vi sono quindi delle sorte di flashbacks da parte di altri personaggi, narrati sotto forma di storie e sparsi nel corso della storia principale. Questi potevano essere completamente rimossi, inizialmente non si capisce a cosa servano e poi si ha una rivelazione tramite dei minuscoli dettagli, assolutamente inutili. Anche non cogliendo quei particolari e non sapendo la storia che c'Γ¨ dietro si puΓ² andare avanti benissimo, non aggiungono nulla se non forse un'aura di mistero. In realtΓ portano solo ad un'estraneazione del lettore dalla storia.
Vi sono storie che sono vere, quando la vicenda narrata è unica e tragica, e la parte peggiore del dramma è che l'abbiamo già sentita, e non ci possiamo permettere di rimanere troppo colpiti. le costruiamo un guscio intorno, come fa l'ostrica con dentro un minuscolo corpo estraneo che le fa male, e allora lo copre con strati perlacei per poter sopportare il dolore. à così che camminiamo, parliamo, agiamo, giorno dopo giorno, immuni alle sofferenze e alle perdite delle altre presone. Se ci toccassero davvero farebbero di noi degli storpi o dei santi; ma in genere ci toccano poco. Non possiamo permetterglielo.
(Questa riflessione che vi ho inserito, ad esempio, fa parte di uno dei flashbacks e non c'entra nulla con la storia di base, Γ¨ come se l'autore volesse esprimere le sue riflessioni su un tema e le presentasse tramite questo stratagemma, a volte funziona e risultano interessanti, ma piΓΉ spesso si riducono ad un buco nell'acqua)
Lo stile di scrittura continua a piacermi. Gaiman Γ¨ molto ironico, ha un modo di scrivere facilmente riconoscibile che mischia dialoghi divertenti a momenti di riflessione. In questo libro perΓ² sono state introdotte tante, troppe parolacce o comunque termini volgari e non sono riuscita a spiegarmi quest'aggiunta in genere assente nei suoi romanzi, se non con il fatto che quest'opera si rivolge ad un pubblico adulto. Non so se sia pubblicizzata in questo modo, ma si percepisce chiaramente che il genere Γ¨ Adult, non Young Adult e di certo non Middle Grade.
Lo stile di scrittura continua a piacermi. Gaiman Γ¨ molto ironico, ha un modo di scrivere facilmente riconoscibile che mischia dialoghi divertenti a momenti di riflessione. In questo libro perΓ² sono state introdotte tante, troppe parolacce o comunque termini volgari e non sono riuscita a spiegarmi quest'aggiunta in genere assente nei suoi romanzi, se non con il fatto che quest'opera si rivolge ad un pubblico adulto. Non so se sia pubblicizzata in questo modo, ma si percepisce chiaramente che il genere Γ¨ Adult, non Young Adult e di certo non Middle Grade.
Un'altra diretta conseguenza del cambiamento di pubblico sono state le numerose scene di relazioni sessuali inserite senza un motivo preciso e che ho trovato particolarmente disgustose per il modo in cui venivano narrate. Sono descritte in modo molto volgare e molto dettagliato, i personaggi coinvolti spesso non sanno neppure cosa stia accadendo, stanno sognando, sono in uno stato allucinato. Queste scene sono prive di valore ai fini della trama, non servono a nulla se non una e solo forse, perché lo stesso obiettivo poteva essere raggiunto in un sacco di modi diversi. L'intervento stesso degli dèi è descritto in almeno due casi tramite l'atto sessuale, cosa che ho trovato orribile.
Sono poi presenti le solite scene disgustose, morbose e macabre tipiche dell'autore. Continuano a lasciarmi un profondo senso di ripugnanza, ma Γ¨ il suo modo di narrare le sue storie e dato che queste mi piacciono moltissimo, non posso far altro che adeguarmici. In questo caso questi particolari si presentano sotto forma di uccisioni, morti viventi e non, sacrifici e simili.
I personaggi sarebbero potuti risultare molto più interessanti se fossero stati approfonditi maggiormente. L'unico analizzato e neanche così bene è Shadow, il protagonista, gli altri rimangono avvolti nel mistero. Degli dèi stessi sappiamo poco o niente se non il loro nome, a volte una storia passata sul loro conto e qualche dettagli sul loro modo di fare dato da un'interazione con il protagonista.
Shadow Γ¨ un uomo molto alto e robusto, imponente, che dΓ l'impressione di avere molta forza fisica, ma poco cervello. In realtΓ egli Γ¨ molto intelligente, anche se lascia che gli altri si facciano un'idea sbagliata di lui come una forma di protezione. Per tutto il corso del libro non esprime i suoi dubbi se non in rari casi, gli succedono cose inimmaginabili, difficili da comprendere e accettare, eppure lui rispetta la regola impostagli dia Wednesday "non ti pago per fare domande". Ma che logica priva di senso. Magari in un primo momento puΓ² funzionare, Shadow non sa in cosa si sta inoltrando e non vuole perdere il lavoro, ma dopo, quando Γ¨ completamente immerso in questo mondo incomprensibile e il suo datore di lavoro si apre di piΓΉ con lui potrebbe davvero indagare a fondo su ciΓ² che sta succedendo. Questo suo comportamento non permette al lettore di capirci molto ed Γ¨ frustrante, per quanto io capisca l'utilizzo della suspense a tre quarti del libro avrei voluto avere delle risposte, per le quali ho avuto soltanto indizi qua e lΓ . Tornando al personaggio in sΓ©, veniamo a sapere qualcosa della sua infanzia e dei motivi che l'hanno portato ad essere arrestato, ci sono quindi alcuni flashbacks che ci danno un'idea della sua storia. Il tutto Γ¨ poi narrato dal suo punto di vista, quindi veniamo anche a conoscere i suoi pensieri e le sue reazioni.
Se non vieni condannato a morte, aveva deciso, e se va tutto bene, la galera alla fine non che uno stato di momentanea sospensione, e questo per due ragioni. Primo, la vita riesce a filtrare dentro la prigione. Non c'Γ¨ limite al peggio nemmeno quando ti hanno tolto di mezzo; la vita continua anche se vissuta sotto la lente di un microscopi o dentro una gabbia. Secondo, se tieni duro a un certo punto ti dovranno rilasciare.
Tutti gli altri personaggi sono entità fantasmagoriche e avrei davvero voluto saperne di più, soprattutto per quanto riguarda gli dèi. Ce ne sono alcuni di cui ho dovuto ipotizzare l'identità e per altri non ci sono proprio arrivata. Tuttavia il modo in cui sono rappresentati sia interessante, nel senso che appaiono come esseri umani normali con un lavoro e una vita qualsiasi, ma poi "dietro le quinte" li si vede come un' insieme di immagini sovrapposte delle loro diverse manifestazioni in base al luogo, alla cultura ecc.
Infine sono rimasta estremamente delusa dalla conclusione, non me l'aspettavo e se questo era il fine di tutta la storia, allora è stato un percorso inutile. Non sono venuta a conoscere bene gli dèi, il modo in cui è stato gestito lo scontro mi ha fatta arrabbiare e le motivazioni sotto ancora di più. Le cose sono andate peggiorando sempre di più, scelte irrazionali, gesti avventati, scontri privi di senso e un colpo di scena che poteva risparmiarsi.
Nel complesso mi aspettavo molto di piΓΉ, di quello che avrei voluto trovare ho visto soltanto il solito stile dell'autore, sebbene reso piΓΉ volgare. Direi quasi che non Γ¨ il mio genere, eppure sono molto attratta da qualsiasi Fantasy o romanzo storico che tratti di mitologia o di dei, quindi non sarebbe corretto. Questo libro non fa per me, meglio. Nonostante ciΓ² non mi colloco in nessuna delle due categorie di pubblico enunciate dall'autore, ovviamente non amo questo libro, ma non lo odio nemmeno, mi colloco in una via di mezzo che tende piΓΉ all'odio.
Voto: 2 stelle
ππ
Lucentezza mediocre
A voi piace Gaiman?
E questo libro in particolare?
Fatemi sapere, sono curiosa di sentire pareri differenti!
Commenti
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