Il Taccuino del Lettore Compulsivo
Il Taccuino del Lettore Compulsivo
Ciao a tutti lettori,
oggi voglio parlarvi del regalo ricevuto dal mio Babbo Natale Segreto. Si tratta di una specie di agenda ricca di consigli letterari ai quali si alternano pagine in cui segnare le proprie letture. I suggerimenti sono suddivisi in categorie, ognuna con una piccola introduzione e ogni libro Γ¨ descritto attraverso l'esperienza che l'autrice Carlotta Fiore ha avuto durante la lettura.
Anno di pubblicazione: 2019
Titolo: Il Taccuino del Lettore Compulsivo
Autrice: Carlotta Fiore
Editore: Gribaudo
Indice:
- Leggere per ridere
- Giusto due pagine prima di dormire
- Quando avrΓ² un mese di ferie
- Sull'autobus, nelle sale d'attesa
- Mi piaceva il titolo
- Storie d'amore e d'altro
- "Fantasy" in che senso?
- Non l'ho letto, ma ho visto il film
- Libri in serie
- Leggere per scrivere
Devo dire che mi Γ¨ subito piaciuto, si tratta di un modo per mettere in ordine le mie letture, che io ho comunque sempre segnato su un quadernetto, ma adesso ci posso aggiungere qualche citazione, appunti utili per le recensioni, stelle e tempo di lettura. Insomma, mi Γ¨ davvero utile. Per quanto riguarda i consigli letterari, alcuni li conoscevo giΓ e questi costituiscono anche la maggior parte di quelli che voglio leggere, altri invece mi incuriosiscono, di altri ancora non me ne importa proprio nulla.
Ho pensato che potrebbe essere interessante includere la pagina del libro corrispondente nelle mie recensioni, così da tenervi ancora più aggiornati e condividere con voi la mia esperienza con questo taccuino.
Nel frattempo, perΓ², avevo intenzione di aggiungere io alcuni consigli per voi sulla base delle categorie di questo libretto. Non vi citerΓ² le scelte dell'autrice, anche se alcune le ho giΓ rese note nei mie Progetti Librosi, ma vi dirΓ² soltanto cosa vi proporrei io. Non le disporrΓ² nemmeno nello stesso ordine e alcune le escluderΓ² completamente perchΓ© non mi interessano. Oggi iniziamo quindi con...
Con questo l'autrice intende quei libri dei quali rimandiamo sempre la lettura, generalmente perchΓ© si tratta di volumi molto lunghi e di conseguenza con un certo peso materiale.
Quindi parliamo di tomi di oltre 500 pagine che non ho ancora letto per un motivo o per un altro o che alla fine sono riuscita a leggere, ma solo dopo aver lasciato passare molto tempo tra la decisione di leggerli e l'effettiva lettura. I libri lunghi non mi intimoriscono, anzi, mi piacciono molto, piΓΉ pagine hanno e piΓΉ tempo posso passare con i personaggi della storia. Ma ovviamente ogni tanto capita anche a me di dire, "se inizio questo libro non so quanto mi ci vorrΓ per finirlo" davanti ad un volume di uno spessore considerevole.
"Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco" di George R.R. Martin: vi inserisco il primo e il secondo volume di questa serie di sei libri (il sesto non è ancora stato pubblicato) perché ho letto il primo, ma al momento sono a metà del secondo e non riesco a convincermi a riprenderlo in mano. Si tratta di volumi di 1000 pagine l'uno, pieni di dettagli, di personaggi, di intrighi di corte e di morti, perché di queste ce ne sono davvero tantissime e tutte molto fantasiose e disgustose. In questo caso devo proprio dire che ho paura di continuarlo a causa della lunghezza, non trovo mai un momento in cui mettermi lì a finirlo. Sapendo che per leggere "Il Grande Inverno" ci ho messo circa un mese sono terrorizzata dal fatto di impiegarci lo stesso tempo se non di più per il secondo, senza riuscire a leggere altro nel frattempo. Non so neppure io bene il motivo, forse perché non mi sembra di andare avanti con le letture e mi metto pressione da sola per tutte quelle che leggerò in seguito. Ansie illogiche e inutili. Se lo leggessi una volta per tutte sarebbe solo a mio vantaggio, così potrei andare avanti con la serie. Del resto è così con le saghe Fantasy, tanti volumi con tante pagine. In conclusione vi consiglio questa serie, anche se è cruda, violenta, volgare e disgustosa, ma non c'è solo questo, ci sono dei personaggi indimenticabili, degli esseri fantastici inquietanti e una lotta all'ultimo sangue per il trono. Va contro tutti i miei principi letterari, in genere un linguaggio volgare mi dà fastidio e le scene crude mi nauseano, però vi è qualcosa nella storia che non mi permette di staccarmici.
"Hyperversum" di Cecilia Randall: mi sono approcciata a questa saga dal nulla, tramite il nuovo romanzo, nuovo a quel tempo, "Hyperversum Next" il quale poteva essere letto separatamente dalla serie principale, avendo anche dei protagonisti differenti. Mi sono innamorata del mondo creato dalla Randall e una bibliotecaria, anche lei sbalordita dall'autrice, mi ha spinta a leggere questo primo volume. Mi sono quindi cimentata in una corsa contro il tempo, dovevo partire per le vacanze e avevo soltanto una settimana per leggere questo libro. Ho letto 100 pagine al giorno, arrivando giusta alla 700esima l'ultimo giorno. Γ stato molto stressante, ma bellissimo, tanto emozionante da portarmi a voler continuare. Ma poi sono partita in vacanza. Di ritorno, si Γ¨ riaccesa in me la voglia di andare avanti e leggere il secondo volume, "Il Falco e il Leone", ma ho sempre rimandato. Non volevo prenderlo in biblioteca perchΓ© ci avrebbe messo troppo, dato che dove andavo io non ce l'avevano se lo sarebbero fatti mandare da un'altra e tutto questo processo sarebbe durato circa una settimana, per poi darmi un tempo limitato per la lettura. Non andava bene. Ho continuato a rimandare, dimenticandomi anche la storia, fino a pochi mesi fa, quando il primo e secondo volume mi sono stati regalati da mio zio. Adesso finalmente andrΓ² avanti, rileggendo prima "Hyperversum", perΓ², perchΓ© non mi ricordo quasi niente.
"Il Priorato dell'Albero delle Arance" di Samantha Shannon: ho un rapporto difficile con questo libro e dire che non l'ho mai iniziato. Ne ho scoperto l'esistenza a Dublino, vedendolo in libreria e rimanendo molto colpita dalla copertina. Poi mi sono informata sulla trama e ho pensato che potevo dargli una possibilità . Non si è mai trattato di una reazione di stupore o di una forte emozione, anche perché la trama dice davvero poco. Il mio problema principale è il fatto che la trama non dica nulla e che quindi io mi cimenti in un volume di 800 pagine senza saperne praticamente niente, oltre a ciò ci sono solo protagoniste femminili e a quanto ho capito leggendo e vedendo alcune recensioni, ci dovrebbe essere una relazione tra due di esse, non so se mi interessi questo romance e le protagoniste femminili tendono ad essere fastidiose, se sono così tante poi... Infine i draghi, non fanno al caso mio, come animale fantastico sono quasi all'ultimo posto, non che abbiano qualcosa di male, ma penso di averli visti fin troppe volte, ormai non mi fanno più alcun effetto e dopo la delusione enorme di "Talon" di Julie Kagawa, sono davvero scesi in classifica. Insomma non mi dà fastidio che siano presenti nella storia, perché in genere rendono le cose più magiche e mi piacciono le descrizioni dei draghi, solo che non voglio che tutto si focalizzi su di loro, in quel caso mi annoierei tantissimo. Come personaggi secondari o comparse li apprezzo. ultimamente oscillo dal ritenerlo un libro possibilmente fantastico al considerarlo scadente e non adatto ai miei gusti. Non so bene cosa fare.
Avevo intenzione di mettervene quattro, come fa l'autrice, ma non ce l'ho fatta, anche perchΓ© ho escluso i classici, sempre su modello della Fiore. Quindi restiamo a quota tre, in caso dovesse venirmi in mente un quarto romanzo lo vedrete apparire magicamente in questo post, ma per il momento non esiste.
"Hyperversum" di Cecilia Randall: mi sono approcciata a questa saga dal nulla, tramite il nuovo romanzo, nuovo a quel tempo, "Hyperversum Next" il quale poteva essere letto separatamente dalla serie principale, avendo anche dei protagonisti differenti. Mi sono innamorata del mondo creato dalla Randall e una bibliotecaria, anche lei sbalordita dall'autrice, mi ha spinta a leggere questo primo volume. Mi sono quindi cimentata in una corsa contro il tempo, dovevo partire per le vacanze e avevo soltanto una settimana per leggere questo libro. Ho letto 100 pagine al giorno, arrivando giusta alla 700esima l'ultimo giorno. Γ stato molto stressante, ma bellissimo, tanto emozionante da portarmi a voler continuare. Ma poi sono partita in vacanza. Di ritorno, si Γ¨ riaccesa in me la voglia di andare avanti e leggere il secondo volume, "Il Falco e il Leone", ma ho sempre rimandato. Non volevo prenderlo in biblioteca perchΓ© ci avrebbe messo troppo, dato che dove andavo io non ce l'avevano se lo sarebbero fatti mandare da un'altra e tutto questo processo sarebbe durato circa una settimana, per poi darmi un tempo limitato per la lettura. Non andava bene. Ho continuato a rimandare, dimenticandomi anche la storia, fino a pochi mesi fa, quando il primo e secondo volume mi sono stati regalati da mio zio. Adesso finalmente andrΓ² avanti, rileggendo prima "Hyperversum", perΓ², perchΓ© non mi ricordo quasi niente.
"Il Priorato dell'Albero delle Arance" di Samantha Shannon: ho un rapporto difficile con questo libro e dire che non l'ho mai iniziato. Ne ho scoperto l'esistenza a Dublino, vedendolo in libreria e rimanendo molto colpita dalla copertina. Poi mi sono informata sulla trama e ho pensato che potevo dargli una possibilità . Non si è mai trattato di una reazione di stupore o di una forte emozione, anche perché la trama dice davvero poco. Il mio problema principale è il fatto che la trama non dica nulla e che quindi io mi cimenti in un volume di 800 pagine senza saperne praticamente niente, oltre a ciò ci sono solo protagoniste femminili e a quanto ho capito leggendo e vedendo alcune recensioni, ci dovrebbe essere una relazione tra due di esse, non so se mi interessi questo romance e le protagoniste femminili tendono ad essere fastidiose, se sono così tante poi... Infine i draghi, non fanno al caso mio, come animale fantastico sono quasi all'ultimo posto, non che abbiano qualcosa di male, ma penso di averli visti fin troppe volte, ormai non mi fanno più alcun effetto e dopo la delusione enorme di "Talon" di Julie Kagawa, sono davvero scesi in classifica. Insomma non mi dà fastidio che siano presenti nella storia, perché in genere rendono le cose più magiche e mi piacciono le descrizioni dei draghi, solo che non voglio che tutto si focalizzi su di loro, in quel caso mi annoierei tantissimo. Come personaggi secondari o comparse li apprezzo. ultimamente oscillo dal ritenerlo un libro possibilmente fantastico al considerarlo scadente e non adatto ai miei gusti. Non so bene cosa fare.
Avevo intenzione di mettervene quattro, come fa l'autrice, ma non ce l'ho fatta, anche perchΓ© ho escluso i classici, sempre su modello della Fiore. Quindi restiamo a quota tre, in caso dovesse venirmi in mente un quarto romanzo lo vedrete apparire magicamente in questo post, ma per il momento non esiste.
Cosa ne pensate?
Conoscevate questo libretto? E avete letto alcuni dei libri da me citati?
Martha
Ciao, Martha! Mi hai molto incuriosita: cercherΓ² questo libro-taccuino. Come sai, ho difficoltΓ a dare ordine alle mie liste di lettura: chissΓ che non mi sia utile!
RispondiEliminaCiao Amaranth! Γ davvero molto carino e utile, io mi ci sto trovando molto bene. Soprattutto mi aiuta ad avere una scheda riassuntiva di ciascun libro con i dati essenziali, qualcosa da poter riguardare per rinfrescarmi la memoria. E poi mi diverte. Spero davvero che faccia anche al caso tuo.
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