Recensione - "La Solitudine dei Numeri Primi" di Paolo Giordano
"La Solitudine dei Numeri Primi"
di Paolo Giordano
Ciao a tutti lettori, oggi vi porto la recensione di un libro molto famoso che perΓ² non mi ha convinta. Adesso capirete perchΓ©.
Anno di pubblicazione: 2008
Titolo: La Solitudine dei Numeri Primi
Autore: Paolo Giordano
Editore: Mondadori
Prezzo: 18,00 €
Pagine: 304
Tempo di lettura: 4g
Trama
Alice Γ¨ una bambina obbligata dal padre a frequentare la scuola di sci. Γ una mattina di nebbia fitta, lei non ha voglia, il latte della colazione le pesa sullo stomaco. Persa nella nebbia, staccata dai compagni, se la fa addosso. Umiliata, cerca di scendere, ma finisce fuori pista spezzandosi una gamba. Resta sola, incapace di muoversi, al fondo di un canale innevato, a domandarsi se i lupi ci sono anche in inverno. Mattia Γ¨ un bambino molto intelligente, ma ha una gemella, Michela, ritardata. La presenza di Michela umilia Mattia di fronte ai suoi coetanei e per questo, la prima volta che un compagno di classe li invita entrambi alla sua festa, Mattia abbandona Michela nel parco, con la promessa che tornerΓ presto da lei. Questi due episodi iniziali, con le loro conseguenze irreversibili, saranno il marchio impresso a fuoco nelle vite di Alice e Mattia, adolescenti, giovani e infine adulti. Le loro esistenze si incroceranno, e si scopriranno strettamente uniti, eppure invincibilmente divisi. Come quei numeri speciali, che i matematici chiamano "primi gemelli": due numeri primi vicini ma mai abbastanza per toccarsi davvero.
My Opinion
Ho deciso di leggere questo libro per un semplice motivo: il nuovo libro dell'autore m'ispirava moltissimo. Proprio per questo ho deciso di approcciarmi al suo stile di scrittura con il piΓΉ famoso dei suoi romanzi.
In realtΓ non sapevo cosa aspettarmi, poichΓ© non mi era mai interessata al suddetto libro, non l'avevo neppure preso in considerazione, sapevo solo che era triste e tragico e pensavo di poterci convivere. Invece no, nel senso che non sono riuscita ad apprezzarlo, non fa proprio per me.
Adesso passiamo alla trama e alle mie motivazioni.
Alice Γ¨ una bambina obbligata dal padre a fare sci, sport che lei non sopporta. Un giorno, agli albori di una gara, Alice si allontana dai compagni e tentando di scendere a valle cade, rompendosi una gamba. Questa Γ¨ la causa scatenante che modificherΓ tutta la sua vita e le sue scelte future. Un episodio della stessa importanza accade a Mattia, bambino molto intelligente, che viene preso in giro dai compagni a causa della sua sorella gemella Michela, la quale Γ¨ ritardata. Quando i due fratelli vengono invitati ad un festa di compleanno, Mattia Γ¨ talmente umiliato e arrabbiato con la sorella da decidere di lasciarla in un parco, con la promessa di tornare presto. Al suo ritorno la sorella Γ¨ scomparsa, sembra che si sia tuffata nel fiume e sia annegata.
Anni dopo vediamo i due protagonisti adolescenti, i quali hanno entrambi non poche difficoltΓ a riprendere a vivere normalmente. Alice dimostra tutto il disprezzo per suo padre, al quale dΓ la colpa della sua caduta, smettendo quasi completamente di mangiare e Mattia diventa autolesionista, al fine di provare qualcosa, ovvero il dolore in un mondo che non comprende piΓΉ appieno e dal quale si sente sopraffatto.
Da qui il romanzo prosegue per tutta la loro adolescenza fino a raggiungere l'etΓ adulta, con il nuovo carico di problemi che questo comporta.
Lo stile di scrittura non mi Γ¨ piaciuto molto, mi rendo conto che il romanzo sia scritto bene, ma personalmente lo stile non mi ha coinvolta per nulla. Inoltre ho trovato le similitudini presenti inutili e sgradevoli.
Vivevano la lenta e invisibile compenetrazione dei loro universi, come due astri che gravitano intorno a un asse comune, in orbite sempre piΓΉ strette, il cui destino chiaro Γ¨ quello di coalescere in qualche punto dello spazio e del tempo.
I personaggi mi sono risultati insopportabili.
Alice Γ¨ una bambina viziata che compie dei gesti estremi solo per attirare l'attenzione e andare contro suo padre sul quale riversa la colpa della sua caduta sugli sci. In particolare smette quasi completamente di mangiare e sviluppa un vero e proprio disgusto per il cibo, tanto da diventare anoressica. Questo rifiuto compito durante l'adolescenza l'accompagnerΓ per tutto il libro fino all'etΓ adulta. Inoltre Γ¨ dispotica nei confronti di Mattia, il quale deve fare tutto quello che vuole lei e come vole lei, sottomettendosi semplicemente. Oltre all'anoressia avrΓ un sacco di altre tragedie nella sua vita tra le quali l'essere vittima di bullismo. Infine spesso parla per ferire gli altri, il suo meccanismo di reazione ad un offesa o a qualcosa che le fa male Γ¨ reagire nello stesso modo, rompendo rapporti importanti solo perchΓ© lei non ha il coraggio di spiegarsi o di tentare di aggiustare le cose.
Per il momento era una ragazza che aveva mollato l'universitΓ e che gironzolava per le strade scattando foto un po' a casaccio. Si domandΓ² se questo bastasse a fare di lei una fotografa, quale fosse il confine esatto tra essere e non essere qualcuno.
Mattia non Γ¨ da meno. Dopo la scomparsa della sorella diventa un'autolesionista, in quanto il dolore gli permette di tornare alla realtΓ , al presente e sentirsi vivo. Si Γ¨ completamente rinchiuso in sΓ© stesso e, anche lui, non vuole farsi aiutare da nessuno (caratteristica che ha anche Alice, appena qualcuno tenta di aiutarla lei si offende o reagisce malissimo). Γ una presenza passiva che non ha dei veri e propri obbiettivi e si lascia trascinare dalla vita.
Tutta la casa, i muri stessi, era impregnata di un odore vitale a cui non era abituato. Pensò al proprio appartamento, dove era così facile decidere semplicemente di non essere.
Denis avrei preferito che non figurasse neppure, tanto per farvi capire quanto lo odi. Γ l'unico amico di Mattia, Γ¨ innamorato di lui e per questo ha un comportamento appiccicoso, possessivo, fraintende tutto e non chiarisce mai le cose, non si parlano mai chiaramente. L'ho trovato realmente inutile e fastidioso.
Viola rappresenta perfettamente lo stereotipo della bulletta, colei che prende in giro gli altri e gode della loro sofferenza per sentirsi piΓΉ forte ed essere rispettata. Racconta un sacco di bugie per essere sempre al centro dell'attenzione e ha l'atteggiamento di una ragazza piΓΉ grande della sua etΓ , sempre per dimostrare il suo potere e il fatto che lei ha avuto esperienze che le altre ragazze non immaginano nemmeno. Tutte le ragazze della classe pendono dalle sue labbra, mentre lei va in giro a terrorizzare le malcapitate. Quelle due o tre che fanno parte del suo gruppo sono tutte identiche, copie di automi sottomessi che eseguono i suoi ordini e ridono ad ogni sua battuta.
Fabio Γ¨ il personaggio che ho odiato di piΓΉ. Il suo fare irritante da seduttore e il suo non accorgersi di problemi di salute evidenti, seppur egli sia un medico. *Spoiler* Il suo unico desiderio Γ¨ avere un bambino e per il conseguimento di questo fine distrugge emotivamente la moglie, non aiutandola per nulla. Quando poi le tira anche un calcio facendola cadere mi sono proprio saltati i nervi. L'avrei schiaffeggiato. ma chi si crede di essere? Pallone gonfiato a cui importa solo dei propri interessi... *Spoiler*
Nadia Γ¨ sulla stessa lunghezza d'onda di Fabio, un personaggio davvero brutto e disgustoso attirata dalla stranezza, non si pone tante domande ed Γ¨ appena abbozzata.
Il rapporto tra Alice e Mattia mi ha infastidita particolarmente, in quanto i due non si vengono incontro e fanno talmente tante scelte ed azioni sbagliate da logorarlo irrecuperabilmente. Non si cercano, Mattia Γ¨ sottomesso ad Alice che lo comanda come un cagnolino, lui non riesce a prendere delle decisioni autonomamente, lei reagisce alla sua apatia con risposte pungenti, ma dopo tutto questo pensano ancora l'uno all'altra. Da non crederci. Sono entrambi anomali e "distrutti" in un certo senso e sembra che proprio per questo si trovino e siano compatibili.
Non sorridevano e i loro sguardi seguivano traiettorie divergenti, ma era come se i loro corpi fluissero con continuitΓ l'uno nell'altro, attraverso le braccia e le dita a contatto. [...]
In realtΓ non sapevo cosa aspettarmi, poichΓ© non mi era mai interessata al suddetto libro, non l'avevo neppure preso in considerazione, sapevo solo che era triste e tragico e pensavo di poterci convivere. Invece no, nel senso che non sono riuscita ad apprezzarlo, non fa proprio per me.
Adesso passiamo alla trama e alle mie motivazioni.
Alice Γ¨ una bambina obbligata dal padre a fare sci, sport che lei non sopporta. Un giorno, agli albori di una gara, Alice si allontana dai compagni e tentando di scendere a valle cade, rompendosi una gamba. Questa Γ¨ la causa scatenante che modificherΓ tutta la sua vita e le sue scelte future. Un episodio della stessa importanza accade a Mattia, bambino molto intelligente, che viene preso in giro dai compagni a causa della sua sorella gemella Michela, la quale Γ¨ ritardata. Quando i due fratelli vengono invitati ad un festa di compleanno, Mattia Γ¨ talmente umiliato e arrabbiato con la sorella da decidere di lasciarla in un parco, con la promessa di tornare presto. Al suo ritorno la sorella Γ¨ scomparsa, sembra che si sia tuffata nel fiume e sia annegata.
Anni dopo vediamo i due protagonisti adolescenti, i quali hanno entrambi non poche difficoltΓ a riprendere a vivere normalmente. Alice dimostra tutto il disprezzo per suo padre, al quale dΓ la colpa della sua caduta, smettendo quasi completamente di mangiare e Mattia diventa autolesionista, al fine di provare qualcosa, ovvero il dolore in un mondo che non comprende piΓΉ appieno e dal quale si sente sopraffatto.
Da qui il romanzo prosegue per tutta la loro adolescenza fino a raggiungere l'etΓ adulta, con il nuovo carico di problemi che questo comporta.
Lo stile di scrittura non mi Γ¨ piaciuto molto, mi rendo conto che il romanzo sia scritto bene, ma personalmente lo stile non mi ha coinvolta per nulla. Inoltre ho trovato le similitudini presenti inutili e sgradevoli.
Vivevano la lenta e invisibile compenetrazione dei loro universi, come due astri che gravitano intorno a un asse comune, in orbite sempre piΓΉ strette, il cui destino chiaro Γ¨ quello di coalescere in qualche punto dello spazio e del tempo.
I personaggi mi sono risultati insopportabili.
Alice Γ¨ una bambina viziata che compie dei gesti estremi solo per attirare l'attenzione e andare contro suo padre sul quale riversa la colpa della sua caduta sugli sci. In particolare smette quasi completamente di mangiare e sviluppa un vero e proprio disgusto per il cibo, tanto da diventare anoressica. Questo rifiuto compito durante l'adolescenza l'accompagnerΓ per tutto il libro fino all'etΓ adulta. Inoltre Γ¨ dispotica nei confronti di Mattia, il quale deve fare tutto quello che vuole lei e come vole lei, sottomettendosi semplicemente. Oltre all'anoressia avrΓ un sacco di altre tragedie nella sua vita tra le quali l'essere vittima di bullismo. Infine spesso parla per ferire gli altri, il suo meccanismo di reazione ad un offesa o a qualcosa che le fa male Γ¨ reagire nello stesso modo, rompendo rapporti importanti solo perchΓ© lei non ha il coraggio di spiegarsi o di tentare di aggiustare le cose.
Per il momento era una ragazza che aveva mollato l'universitΓ e che gironzolava per le strade scattando foto un po' a casaccio. Si domandΓ² se questo bastasse a fare di lei una fotografa, quale fosse il confine esatto tra essere e non essere qualcuno.
Mattia non Γ¨ da meno. Dopo la scomparsa della sorella diventa un'autolesionista, in quanto il dolore gli permette di tornare alla realtΓ , al presente e sentirsi vivo. Si Γ¨ completamente rinchiuso in sΓ© stesso e, anche lui, non vuole farsi aiutare da nessuno (caratteristica che ha anche Alice, appena qualcuno tenta di aiutarla lei si offende o reagisce malissimo). Γ una presenza passiva che non ha dei veri e propri obbiettivi e si lascia trascinare dalla vita.
Tutta la casa, i muri stessi, era impregnata di un odore vitale a cui non era abituato. Pensò al proprio appartamento, dove era così facile decidere semplicemente di non essere.
Denis avrei preferito che non figurasse neppure, tanto per farvi capire quanto lo odi. Γ l'unico amico di Mattia, Γ¨ innamorato di lui e per questo ha un comportamento appiccicoso, possessivo, fraintende tutto e non chiarisce mai le cose, non si parlano mai chiaramente. L'ho trovato realmente inutile e fastidioso.
Viola rappresenta perfettamente lo stereotipo della bulletta, colei che prende in giro gli altri e gode della loro sofferenza per sentirsi piΓΉ forte ed essere rispettata. Racconta un sacco di bugie per essere sempre al centro dell'attenzione e ha l'atteggiamento di una ragazza piΓΉ grande della sua etΓ , sempre per dimostrare il suo potere e il fatto che lei ha avuto esperienze che le altre ragazze non immaginano nemmeno. Tutte le ragazze della classe pendono dalle sue labbra, mentre lei va in giro a terrorizzare le malcapitate. Quelle due o tre che fanno parte del suo gruppo sono tutte identiche, copie di automi sottomessi che eseguono i suoi ordini e ridono ad ogni sua battuta.
Fabio Γ¨ il personaggio che ho odiato di piΓΉ. Il suo fare irritante da seduttore e il suo non accorgersi di problemi di salute evidenti, seppur egli sia un medico. *Spoiler* Il suo unico desiderio Γ¨ avere un bambino e per il conseguimento di questo fine distrugge emotivamente la moglie, non aiutandola per nulla. Quando poi le tira anche un calcio facendola cadere mi sono proprio saltati i nervi. L'avrei schiaffeggiato. ma chi si crede di essere? Pallone gonfiato a cui importa solo dei propri interessi... *Spoiler*
Nadia Γ¨ sulla stessa lunghezza d'onda di Fabio, un personaggio davvero brutto e disgustoso attirata dalla stranezza, non si pone tante domande ed Γ¨ appena abbozzata.
Il rapporto tra Alice e Mattia mi ha infastidita particolarmente, in quanto i due non si vengono incontro e fanno talmente tante scelte ed azioni sbagliate da logorarlo irrecuperabilmente. Non si cercano, Mattia Γ¨ sottomesso ad Alice che lo comanda come un cagnolino, lui non riesce a prendere delle decisioni autonomamente, lei reagisce alla sua apatia con risposte pungenti, ma dopo tutto questo pensano ancora l'uno all'altra. Da non crederci. Sono entrambi anomali e "distrutti" in un certo senso e sembra che proprio per questo si trovino e siano compatibili.
Non sorridevano e i loro sguardi seguivano traiettorie divergenti, ma era come se i loro corpi fluissero con continuitΓ l'uno nell'altro, attraverso le braccia e le dita a contatto. [...]
C'era uno spazio comune tra di loro, i cui confini non erano ben delineati, dove sembrava non mancare nulla e dove l'aria pareva immobile, imperturbata.
Alice lo precedeva di un passo e la trazione debole di Mattia ne equilibrava la cadenza, annullando le imperfezioni della sua gamba difettosa. Lui si lasciava trasportare e i suoi piedi non facevano rumore sulla piastrelle. Le sua cicatrici erano nascoste e al sicuro dentro la mano di lei.
l'etΓ adulta con i due protagonisti divisi le cui vite proseguono come in parallelo, alternando i punti di vista. Questa Γ¨ anche la parte in cui crolla tutto, altre tragedie su tragedie che culminano in eventi ancora piΓΉ catastrofici.
Infine la struttura del romanzo. Questo
appare come essenzialmente suddiviso in tre parti:
l'infanzia nella quale sono
presenti soltanto le due cause scatenanti e che non mi ha colpita
particolarmente;
l'adolescenza ovvero la parte peggiore che comprende atti di bullismo verso Alice, la frequentazione di cattive compagnie, tante scelte sbagliate e la decadenza dei due protagonisti;l'etΓ adulta con i due protagonisti divisi le cui vite proseguono come in parallelo, alternando i punti di vista. Questa Γ¨ anche la parte in cui crolla tutto, altre tragedie su tragedie che culminano in eventi ancora piΓΉ catastrofici.
Alice gli sfiorò il mento con una mano e con delicatezza gli fece ruotare la testa. Fu solo un'ombra quella che Mattia vide protendersi verso di sé. D'istinto chiuse gli occhi e poi sentì la bocca calda di Alice sopra la sua, la sue lacrime sulle guance, o forse non erano le sue, e infine le mani, così leggere, che gli tenevano ferma la testa e riafferravano i suoi pensieri, imprigionandoli tutti lì, nello spazio che ora mancava tra loro.
Il romanzo termina con un finale aperto e, a mio parere, completamente insensato. Lascia presagire tutto e nulla, anche se sembra che miri a ricongiungere tutti i fili della trama, in una maniera che mi Γ¨ risultata incomprensibile. Ecco, non l'ho proprio capito e non mi Γ¨ piaciuto.
Voto: 1 stella
Il romanzo termina con un finale aperto e, a mio parere, completamente insensato. Lascia presagire tutto e nulla, anche se sembra che miri a ricongiungere tutti i fili della trama, in una maniera che mi Γ¨ risultata incomprensibile. Ecco, non l'ho proprio capito e non mi Γ¨ piaciuto.
Voto: 1 stella
π
Spento
Martha
Io sono anni che ho intenzione di leggere questo libro ma tendo sempre a preferire altro, mi dispiace che non ti sia piaciuto! ho letto spesso molti pareri contrastanti.
RispondiEliminaVolevo farvi sapere che sul mio blog ho pubblicato un nuovo book tag, e se vi interessa mi farebbe molto piacere vedere le vostre risposte --> https://clarylovesbooks.blogspot.com/2018/07/book-tag-chiamatemi-anna.html
Ciao Clary,
Eliminascusa se ti rispondo solo adesso.
Ti consiglio di provare a leggerlo, magari a te piacerΓ piΓΉ che a me.π
Invece io penso di leggere il suo novo romanzo, gli concedo una seconda possibilitΓ .
Concordo pienamente su tutto! Il finale poi, snervante quanto i personaggi!
RispondiEliminaEsattamente. Mi fa piacere vedere che la pensiamo proprio allo stesso modo. Siamo unite nell'odiare questo libro. Mi sembra un buon inizio.π
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